opera
CANTI RITUALI | AUTORITRATTI
categoria | Fotografia |
soggetto | Figura umana |
tags | IO, ESSERE, ICONA, CATARSI |
base | 30 cm |
altezza | 45 cm |
profondità | 0 cm |
anno | 2022 |
I CANTI RITUALI indagano la sofferenza e l’amore di sé in relazione al divino. Le fotografie registrandola plasticità del corpo in modo da rivelare la presenza di dell’anima e di uno spazio vissuto. Sono preghiere carnali e visive, come i dipinti sacri del XII italiano. Attraverso l’atto di fotografare, di imprimere la propria forma corpo in uno spazio luminoso, ho cercato di avviare un processo catartico e di messa a fuoco della mia crisi spirituale. Quando è apparsa la fotografia, fotografare era un atto rituale e simbolico sia nella società industriale occidentale, sia nelle popolazioni tradizionali. Essere fotografati voleva dire esprimere l’anima, comunicare con la posizione del corpo valori e ideali di un individuo e della società. I canti rituali ricercano figure creative plastiche del corpo, che come nella tradizione possano dare luce a sentimenti profondi, capaci di muoversi dal biografico, al comunitario e all’universale. La fotografia è, dunque, un’azione performativa rituale, che cerca di relazionarsi attraverso il corpo autoritratto con l’Essere.