opera
Way out
categoria | Scultura |
soggetto | Politico/Sociale, Architettura |
tags | Playground, giocattoli, consumismo, amazon, icone, neo-liberismo, scenari futuri, capitalismo, rovina |
base | 53 cm |
altezza | 50 cm |
profondità | 16 cm |
anno | 2023 |
ph credit Michela Pedranti
Compensato, battenti per porta di legno, porta candeline per torta, resina atossica, pigmenti, plexiglass, lana, filo di cotone per ricamo, griglia di alluminio, spuntoni antipiccione, luci e temporizzatore.
Way out re-immagina l'insegna di uscita di emergenza, modificandone i materiali e le lettere.
L'opera appare come un light box costruito con ritagli di mobili, scarti metallici e piccoli oggetti quotidiani ricoperti di resina glassata o legati assieme con lana e filo da ricamo di cotone. È una scultura anti minimalista che si racconta come un artefatto di emergenza e sopravvivenza, costruito con residui di una società in pericolo.
L'insegna luminosa lampeggiante riporta la scritta “wake-up call”, una chiamata all'agire e al cambiamento che è via di fuga o di salvezza.
Compensato, battenti per porta di legno, porta candeline per torta, resina atossica, pigmenti, plexiglass, lana, filo di cotone per ricamo, griglia di alluminio, spuntoni antipiccione, luci e temporizzatore.
Way out re-immagina l'insegna di uscita di emergenza, modificandone i materiali e le lettere.
L'opera appare come un light box costruito con ritagli di mobili, scarti metallici e piccoli oggetti quotidiani ricoperti di resina glassata o legati assieme con lana e filo da ricamo di cotone. È una scultura anti minimalista che si racconta come un artefatto di emergenza e sopravvivenza, costruito con residui di una società in pericolo.
L'insegna luminosa lampeggiante riporta la scritta “wake-up call”, una chiamata all'agire e al cambiamento che è via di fuga o di salvezza.