opera
Connections
categoria | Installazione |
soggetto | Astratto |
tags | connections, field clay, clay |
base | 0 cm |
altezza | 80 cm |
profondità | 50 cm |
anno | 2020 |
Argilla di campo, radici ed elementi naturali.
“Connections è un’azione solitaria che scava nell’intimità della mia storia personale e che riflette sul collegamento tra natura, uomo e cultura. Osservando scrupolosamente la campagna appartenente alla casa genitoriale ho generato vari fasi di lavoro per costruire un nuovo codice comunicativo extra verbale. Ho utilizzato il materiale scultoreo come un simbolo o un alfabeto nel tentativo di generare nuove consapevolezze ed una connessione sia con la terra che con i legami familiari, quest’ultimi profondamente legati alla lavorazione della terra dei campi in quanto provengo da una famiglia contadina da generazioni.”
Il lock down del periodo di emergenza del COVID-19, ha generato una visione più ravvicinata dell'ambiente vissuto durante la quarantena. Il tempo di attesa percepito si è anteposto alle tempistiche frenetiche e rapide tipiche della società odierna generando giornate lente e scandite. In questo periodo la mia attenzione si è rivolta alla natura e ad il suo mutare, alla terra dei campi e alle tracce lasciate su di essa, alle radici e ai semi del suolo, ai nidi di terra delle api nascosti dentro alle legna trovati cotti nel camino in seguito alla combustione. L’ osservazione attenta e dettagliata delle texture e delle forme dei pezzi raccolti è stata sintetizzata in segni grafici, costruendo una nuova grammatica condivisa tra uomo e natura. Quest'ultimi sono stati stimolo per la creazione di sculture realizzate con l'argilla dei campi delle terre circostanti al perimetro della casa che, interagendo con gli elementi naturali, creano un dialogo plastico/visivo tra uomo e natura, ristabilendo una forte connessione con la mia terra natia, quella della maremma Toscana.
“Connections è un’azione solitaria che scava nell’intimità della mia storia personale e che riflette sul collegamento tra natura, uomo e cultura. Osservando scrupolosamente la campagna appartenente alla casa genitoriale ho generato vari fasi di lavoro per costruire un nuovo codice comunicativo extra verbale. Ho utilizzato il materiale scultoreo come un simbolo o un alfabeto nel tentativo di generare nuove consapevolezze ed una connessione sia con la terra che con i legami familiari, quest’ultimi profondamente legati alla lavorazione della terra dei campi in quanto provengo da una famiglia contadina da generazioni.”
Il lock down del periodo di emergenza del COVID-19, ha generato una visione più ravvicinata dell'ambiente vissuto durante la quarantena. Il tempo di attesa percepito si è anteposto alle tempistiche frenetiche e rapide tipiche della società odierna generando giornate lente e scandite. In questo periodo la mia attenzione si è rivolta alla natura e ad il suo mutare, alla terra dei campi e alle tracce lasciate su di essa, alle radici e ai semi del suolo, ai nidi di terra delle api nascosti dentro alle legna trovati cotti nel camino in seguito alla combustione. L’ osservazione attenta e dettagliata delle texture e delle forme dei pezzi raccolti è stata sintetizzata in segni grafici, costruendo una nuova grammatica condivisa tra uomo e natura. Quest'ultimi sono stati stimolo per la creazione di sculture realizzate con l'argilla dei campi delle terre circostanti al perimetro della casa che, interagendo con gli elementi naturali, creano un dialogo plastico/visivo tra uomo e natura, ristabilendo una forte connessione con la mia terra natia, quella della maremma Toscana.