opera
Corpi Appesi
categoria | Installazione |
soggetto | Figura umana |
tags | |
base | 120 cm |
altezza | 180 cm |
profondità | 100 cm |
anno | 2023 |
Con “Corpi Appesi”
ho voluto
rappresentare lo
svestimento del
corpo.
Ho immaginato di
potermi spogliare
della pesantezza
del corpo.
Arrivare a casa,
togliere il corpo
che abito e
appenderlo.
L’idea di appendere
il corpo che
indosso, mi è venuta
a Venezia dove si
usa stendere alle
finestre i panni
appena lavati, e
camminando tu li
vedi svolazzare.
Quindi ho pensato
che sarebbe bello
potersi spogliare
del proprio corpo
che è sempre
soggetto a giudizi,
nostri o altrui, e
appenderlo così da
poterlo lasciare
tranquillo almeno
per un pò.
I teli con i corpi
stampati li ho
realizzati
stampando i corpi
dei miei amici e
famigliari su un
tessuto garzato.
Ho disegnato sul
corpo, con della
tempera atossica,
in punti che volevo
emergessero,
successivamente ho
appoggiato il
tessuto sopra ai
loro corpi e con le
mani ho steso il
colore in eccesso.
Questo progetto ho
voluto
rappresentare la
stanchezza di un
corpo a cui viene
sempre puntato il
dito contro.
Il corpo non si
merita tutto
questo, è il nostro
involucro che si
porta dietro tutto
quello che abbiamo
vissuto, quindi
ritengo giusto
pensare che ogni
tanto si debba
riposare.
ho voluto
rappresentare lo
svestimento del
corpo.
Ho immaginato di
potermi spogliare
della pesantezza
del corpo.
Arrivare a casa,
togliere il corpo
che abito e
appenderlo.
L’idea di appendere
il corpo che
indosso, mi è venuta
a Venezia dove si
usa stendere alle
finestre i panni
appena lavati, e
camminando tu li
vedi svolazzare.
Quindi ho pensato
che sarebbe bello
potersi spogliare
del proprio corpo
che è sempre
soggetto a giudizi,
nostri o altrui, e
appenderlo così da
poterlo lasciare
tranquillo almeno
per un pò.
I teli con i corpi
stampati li ho
realizzati
stampando i corpi
dei miei amici e
famigliari su un
tessuto garzato.
Ho disegnato sul
corpo, con della
tempera atossica,
in punti che volevo
emergessero,
successivamente ho
appoggiato il
tessuto sopra ai
loro corpi e con le
mani ho steso il
colore in eccesso.
Questo progetto ho
voluto
rappresentare la
stanchezza di un
corpo a cui viene
sempre puntato il
dito contro.
Il corpo non si
merita tutto
questo, è il nostro
involucro che si
porta dietro tutto
quello che abbiamo
vissuto, quindi
ritengo giusto
pensare che ogni
tanto si debba
riposare.