opera
cuscino
categoria | Scultura |
soggetto | Figura umana |
tags | |
base | 90 cm |
altezza | 45 cm |
profondità | 20 cm |
anno | 2022 |
Rendere visibile il dolore di un disturbo alimentare.
Quando nell’arte si incontrano opere sul disturbo alimentare troviamo sempre l’ostentazione del corpo anoressico, il grande pubblico pensa che l’anoressia sia l’unico disturbo alimentare. Ho voluto dare dignità a un altro tipo di corpo. Prendendo ispirazione dalla Venere di Willendorf Il mio focus è sul corpo, sulla morbidezza e sull’ambiguità della rappresentazione.
Il corpo grasso così diventa simbolo di morbidezza, ma le applicazioni spinose e acute trasformano l’oggetto in un ossimoro, di un corpo soffice ma che è sofferente e che può pungere. Il contrasto da morbido e appuntito diventa importante per il mio lavoro. Le applicazioni spinose si spargono imitando le malattie infettive. Il titolo cuscino sfida lo spettatore ad immaginarsi ad usare il corpo come oggetto, ma viene confuso dagli spilli che naturalmente renderebbero impossibile l’utilizzo.
Quando nell’arte si incontrano opere sul disturbo alimentare troviamo sempre l’ostentazione del corpo anoressico, il grande pubblico pensa che l’anoressia sia l’unico disturbo alimentare. Ho voluto dare dignità a un altro tipo di corpo. Prendendo ispirazione dalla Venere di Willendorf Il mio focus è sul corpo, sulla morbidezza e sull’ambiguità della rappresentazione.
Il corpo grasso così diventa simbolo di morbidezza, ma le applicazioni spinose e acute trasformano l’oggetto in un ossimoro, di un corpo soffice ma che è sofferente e che può pungere. Il contrasto da morbido e appuntito diventa importante per il mio lavoro. Le applicazioni spinose si spargono imitando le malattie infettive. Il titolo cuscino sfida lo spettatore ad immaginarsi ad usare il corpo come oggetto, ma viene confuso dagli spilli che naturalmente renderebbero impossibile l’utilizzo.