opera
Dal virtuale al reale-Immagini in transito
categoria | Installazione |
soggetto | Astratto |
tags | Digital art, Taomaturgia |
base | 0 cm |
altezza | 0 cm |
profondità | 0 cm |
anno | 2011 |
“Dal virtuale al reale-Immagini in transito”
Centro Formazione Villa Giada Chinalink, E-Theatre Colosseo Nuovo Teatro, ROMA (ITALY 2011)
<< Dalla mia postazione di over 60 mi trovo ad affrontarne una di tipo senile: doversi rassegnare a trasmettere ciò che si è faticosamente acquisito prima che sia troppo tardi. D’altro canto negli ultimi 3 anni (dopo l’esperienza – studio via della Pelliccia) non ho fatto che abbandonarmi alla produzione di immagini artificiali e/o digitali e/o virtuali sicuramente aniconiche forse anche “anironiche” nel senso che mentre in precedenza si potevano concepire immagini non codificabili in termini di realismo ingenuo ma pur sempre prodotte in virtù di una attività organica (la mente e il corpo, l’operare dell’artista) pur sempre tendenzialmente raffigurativa, qui ho cercato di esercitare delle opzioni di tipo culturale (l’estetica, il gusto) riferendole a un programma operativo dedicato al trattamento delle immagini fotografiche, che sono normalmente l’aspetto parziale visivo/evocativo della realtà. Anche qui si è operata una sottrazione, non si parte da un fotogramma o da un’immagine da modificare, ma tutto il processo produttivo avviene all’interno del programma di modifica che è senz’altro finalizzato all’ottenimento della massima qualità visiva dell’immagine (non) data di partenza. Mi sembra che sia l’intelligenza artificiale a dettare le sue regole monitor-mouse…
o m i s s i s
6 aprile 2011
Oggi ho ritirato gli inviti relativi all’evento del 29. E’ accaduto che grazie alla collaborazione di Cristina Povoledo io e Laura ci siamo trovati nella necessità di fare mente locale riguardo a questo percorso di ricerca che dopo un exploit iniziale verso il 2006/7 si era dovuto commisurare con altre emergenze lavorative ed esistenziali, rimanendo un po’ in sospeso a bagnomaria. Ad oggi alcune cose sono più chiare anche se le certezze sono comunque latitanti.
L’intervento di Ernani Paterra (amico di Cristina) offre una nuova opportunità percettiva (multi visione) che unitamente alla stampa ci auguriamo possa rendere più vicine alla manifestazione le immagini che diversamente esisterebbero solo nel monitor.
In particolare l’intervento di Ernani è consistito nell’organizzazione sequenziale delle immagini preventivamente elaborate singolarmente sulla base della visione onirica di un amalgama pulsante in continuo movimento e compenetrazione. Lo stesso concetto si ritrova nel brano musicale che viene trasmesso durante la proiezione, tratto da “Vortex temporum” di G. Grisey.
Anche in questa occasione come già in precedenza ho richiesto l’assistenza morale della mia compagna di viaggio teatrale Rossella Or, il che si concretizzerà in un intervento di reading sulla base di testi di S. Beckett al quale indegnamente si fa riferimento.>>
Gianfranco Ucci
Centro Formazione Villa Giada Chinalink, E-Theatre Colosseo Nuovo Teatro, ROMA (ITALY 2011)
<< Dalla mia postazione di over 60 mi trovo ad affrontarne una di tipo senile: doversi rassegnare a trasmettere ciò che si è faticosamente acquisito prima che sia troppo tardi. D’altro canto negli ultimi 3 anni (dopo l’esperienza – studio via della Pelliccia) non ho fatto che abbandonarmi alla produzione di immagini artificiali e/o digitali e/o virtuali sicuramente aniconiche forse anche “anironiche” nel senso che mentre in precedenza si potevano concepire immagini non codificabili in termini di realismo ingenuo ma pur sempre prodotte in virtù di una attività organica (la mente e il corpo, l’operare dell’artista) pur sempre tendenzialmente raffigurativa, qui ho cercato di esercitare delle opzioni di tipo culturale (l’estetica, il gusto) riferendole a un programma operativo dedicato al trattamento delle immagini fotografiche, che sono normalmente l’aspetto parziale visivo/evocativo della realtà. Anche qui si è operata una sottrazione, non si parte da un fotogramma o da un’immagine da modificare, ma tutto il processo produttivo avviene all’interno del programma di modifica che è senz’altro finalizzato all’ottenimento della massima qualità visiva dell’immagine (non) data di partenza. Mi sembra che sia l’intelligenza artificiale a dettare le sue regole monitor-mouse…
o m i s s i s
6 aprile 2011
Oggi ho ritirato gli inviti relativi all’evento del 29. E’ accaduto che grazie alla collaborazione di Cristina Povoledo io e Laura ci siamo trovati nella necessità di fare mente locale riguardo a questo percorso di ricerca che dopo un exploit iniziale verso il 2006/7 si era dovuto commisurare con altre emergenze lavorative ed esistenziali, rimanendo un po’ in sospeso a bagnomaria. Ad oggi alcune cose sono più chiare anche se le certezze sono comunque latitanti.
L’intervento di Ernani Paterra (amico di Cristina) offre una nuova opportunità percettiva (multi visione) che unitamente alla stampa ci auguriamo possa rendere più vicine alla manifestazione le immagini che diversamente esisterebbero solo nel monitor.
In particolare l’intervento di Ernani è consistito nell’organizzazione sequenziale delle immagini preventivamente elaborate singolarmente sulla base della visione onirica di un amalgama pulsante in continuo movimento e compenetrazione. Lo stesso concetto si ritrova nel brano musicale che viene trasmesso durante la proiezione, tratto da “Vortex temporum” di G. Grisey.
Anche in questa occasione come già in precedenza ho richiesto l’assistenza morale della mia compagna di viaggio teatrale Rossella Or, il che si concretizzerà in un intervento di reading sulla base di testi di S. Beckett al quale indegnamente si fa riferimento.>>
Gianfranco Ucci