opera
Decomposizione sottile (homo) V
categoria | Disegno |
soggetto | Figura umana, Astratto |
tags | Invisibile, Visio Smaragdina, Aldilà, Linea Verticale, Sangue, Ossa, Assoluto, Decomposizione, Energia, Putrefactio, Rosso, Materiale Immateriale |
base | 100 cm |
altezza | 196 cm |
profondità | 0 cm |
anno | 2022 |
Sangue, matita, biro, sanguigna e Sangue su carta applicata su Dibond
I miei disegni sono la visualizzazione della parte del processo decompositivo che non è materialmente visibile, ma si svolge nel contesto immateriale e di pura Energia. La decomposizione sottile, resa visibile dal disegno, (“Per visibilia ad invisibilia”), è carica di rossa Energia che si dirama dallo scheletro, le cui vertebre rimangono come stelle bianche, fisse in un cielo. Quest'Energia esce dal corpo velocemente e con slancio, ma la sua traiettoria è un turbinio, come quella che possono disegnare mille milioni di moscerini che si involano dalla carcassa.
Il rosso dominante è alternato al blu, andando a creare un vero e proprio apparato circolatorio, è un grande rimando al Sangue, che è l'ultimo velo materiale prima dell'entrata nell'immaterialità della composizione animica.
A volte la testa dei soggetti si fa ellisse, attrattore, si fa centro di gravità energetica che turbinando verso l’esterno lascia spazio al Vuoto. Altre volte una diffusione ritmata di Energia si verifica all'altezza del ventre aperto.
L’Energia, sospinta all’infuori dalla Morte, torna all’Universo, ricucendo il legame con il Mondo degli Déi, ovvero il mondo che non è regolato dalle leggi umane della ragione.
Più la forma originale del corpo si decompone e meno lo si riconosce, lo si può rintracciare solo attraverso quei “punti cardinali” imputrescibili che vanno a creare il disegno di una mappa della decomposizione.
I miei disegni sono la visualizzazione della parte del processo decompositivo che non è materialmente visibile, ma si svolge nel contesto immateriale e di pura Energia. La decomposizione sottile, resa visibile dal disegno, (“Per visibilia ad invisibilia”), è carica di rossa Energia che si dirama dallo scheletro, le cui vertebre rimangono come stelle bianche, fisse in un cielo. Quest'Energia esce dal corpo velocemente e con slancio, ma la sua traiettoria è un turbinio, come quella che possono disegnare mille milioni di moscerini che si involano dalla carcassa.
Il rosso dominante è alternato al blu, andando a creare un vero e proprio apparato circolatorio, è un grande rimando al Sangue, che è l'ultimo velo materiale prima dell'entrata nell'immaterialità della composizione animica.
A volte la testa dei soggetti si fa ellisse, attrattore, si fa centro di gravità energetica che turbinando verso l’esterno lascia spazio al Vuoto. Altre volte una diffusione ritmata di Energia si verifica all'altezza del ventre aperto.
L’Energia, sospinta all’infuori dalla Morte, torna all’Universo, ricucendo il legame con il Mondo degli Déi, ovvero il mondo che non è regolato dalle leggi umane della ragione.
Più la forma originale del corpo si decompone e meno lo si riconosce, lo si può rintracciare solo attraverso quei “punti cardinali” imputrescibili che vanno a creare il disegno di una mappa della decomposizione.