opera
essenze
categoria | Scultura |
soggetto | Figura umana |
tags | essenze, fiammiferi, corpi |
base | 27 cm |
altezza | 51 cm |
profondità | 18 cm |
anno | 2021 |
ESSENZE - Ciò che siamo, ciò che eravamo, ciò che saremo. serie: Della morte, della vita -
(lastra di rame, vaso in terracotta, asse di legno tagliata in due, fiammiferi bruciati, fuoco.) pezzo unico.
Il primo oggetto-scultura sul quale ho utilizzato il fuoco è stato ESSENZE. In Essenze ho disposto sulla lastra di rame i fiammiferi da bruciare in modo da scrivere una grande M, la M di Malacarne ed il fuoco ha seguito questa disposizione lasciando un segno di bruciato sulla piastra come mai avrei sperato. L'oggetto-scultura si completa con l'uso di centinaia di altri fiammiferi bruciati nei miei piccoli falò e raccolti all'interno del vaso posto sull'opera.
Il fuoco è come inchiostro che macchia, segna, è scrittura sull'opera ed è quindi necessario imparare a controllare la scrittura-fuoco utilizzando strumenti adatti ad attizzarlo, a spostarlo, a spegnerlo, come fossero pennelli, penne, matite o bombolette di vernice spray.
Conservo da sempre i fiammiferi di legno usati in cucina, con i quali faccio piccoli falò da riprendere con la videocamera. Il fuoco crea quella sorta di incantamento che gli umani conoscono dai tempi delle caverne e questo incanto provocato dalle lingue di fiamma, credo non sia altro che un po' di tempo allo stato puro, un breve sogno ad occhi aperti dove il corpo e la mente si prendono una pausa, si calmano.
Scrivere sull'oggetto un poema utilizzando il “linguaggio del fuoco”.
(lastra di rame, vaso in terracotta, asse di legno tagliata in due, fiammiferi bruciati, fuoco.) pezzo unico.
Il primo oggetto-scultura sul quale ho utilizzato il fuoco è stato ESSENZE. In Essenze ho disposto sulla lastra di rame i fiammiferi da bruciare in modo da scrivere una grande M, la M di Malacarne ed il fuoco ha seguito questa disposizione lasciando un segno di bruciato sulla piastra come mai avrei sperato. L'oggetto-scultura si completa con l'uso di centinaia di altri fiammiferi bruciati nei miei piccoli falò e raccolti all'interno del vaso posto sull'opera.
Il fuoco è come inchiostro che macchia, segna, è scrittura sull'opera ed è quindi necessario imparare a controllare la scrittura-fuoco utilizzando strumenti adatti ad attizzarlo, a spostarlo, a spegnerlo, come fossero pennelli, penne, matite o bombolette di vernice spray.
Conservo da sempre i fiammiferi di legno usati in cucina, con i quali faccio piccoli falò da riprendere con la videocamera. Il fuoco crea quella sorta di incantamento che gli umani conoscono dai tempi delle caverne e questo incanto provocato dalle lingue di fiamma, credo non sia altro che un po' di tempo allo stato puro, un breve sogno ad occhi aperti dove il corpo e la mente si prendono una pausa, si calmano.
Scrivere sull'oggetto un poema utilizzando il “linguaggio del fuoco”.