opera
Facemob
categoria | Altro |
soggetto | Figura umana |
tags | |
base | 50 cm |
altezza | 48 cm |
profondità | 1 cm |
anno | 2020 |
Fotografia digitale
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Il mio volto come una tela per il ritratto dell'altro. Si trasforma in un unica pelle dove nessun contatto spaventa. Questo progetto nasce in questo preciso momento storico, perché anch'io come te sento l'esigenza di un abbraccio, di sentire che l'altro c'è, che esistiamo. Aristotele ha scritto che il tatto è il solo senso che sia indispensabile all’esistenza del vivente in quanto tale. Si può vivere senza vedere, udire, gustare, sentire, ma non si sopravviverà mai un solo istante senza essere a contatto, in contatto.
Facemob è nato durante la quarantena. Le persone dipinte sul mio volto sono una parte delle persone che hanno partecipato al progetto.
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Il mio volto come una tela per il ritratto dell'altro. Si trasforma in un unica pelle dove nessun contatto spaventa. Questo progetto nasce in questo preciso momento storico, perché anch'io come te sento l'esigenza di un abbraccio, di sentire che l'altro c'è, che esistiamo. Aristotele ha scritto che il tatto è il solo senso che sia indispensabile all’esistenza del vivente in quanto tale. Si può vivere senza vedere, udire, gustare, sentire, ma non si sopravviverà mai un solo istante senza essere a contatto, in contatto.
Facemob è nato durante la quarantena. Le persone dipinte sul mio volto sono una parte delle persone che hanno partecipato al progetto.