opera
FALLO
categoria | Scultura |
soggetto | Erotico, Politico/Sociale |
tags | |
base | 30 cm |
altezza | 70 cm |
profondità | 3 cm |
anno | 2020 |
Il titolo del lavoro è l'imperativo del verbo fare e si presta all'orecchio dell'ascoltatore quasi come un ordine. La parola fallo è un termine di derivazione latina che si riferisce ai genitali maschili. Questa associazione di parole si manifesta pienamente nella forma fallica dell'opera, che altro non è che il risultato dell'assemblaggio di un bastone e di un paio di manette.
Alla base di questo lavoro c'è uno studio incentrato sui simboli del potere e sul modo in cui si manifesta. I due oggetti in questione sono, infatti, destinati a sottomettere e nuocere, sono legati indissolubilmente alla violenza fisica che, con la stessa fermezza, è legata al mondo maschile.
La scultura, con la rigidità esplicativa che porta con sé, rimanda all'erezione maschile, contribuendo a raccontare un concetto di virilità in senso lato ea rappresentare l'uomo come un essere dotato fin dalla nascita delle armi mentali per fare del male. Questa mascolinità estrema, che vede la sessualità e il suo corpo come un titolo di predominio, è l'unica arma necessaria per essere letale.
Alla base di questo lavoro c'è uno studio incentrato sui simboli del potere e sul modo in cui si manifesta. I due oggetti in questione sono, infatti, destinati a sottomettere e nuocere, sono legati indissolubilmente alla violenza fisica che, con la stessa fermezza, è legata al mondo maschile.
La scultura, con la rigidità esplicativa che porta con sé, rimanda all'erezione maschile, contribuendo a raccontare un concetto di virilità in senso lato ea rappresentare l'uomo come un essere dotato fin dalla nascita delle armi mentali per fare del male. Questa mascolinità estrema, che vede la sessualità e il suo corpo come un titolo di predominio, è l'unica arma necessaria per essere letale.