opera
FALO’ DELLE VANITA’
categoria | Installazione |
soggetto | Politico/Sociale |
tags | LORENZODEIMEDICI, artcollector , artistitaliani , italia , baroque , barocco , italianstyle , artcouture , staybaroquestayfoolish , arteitaliana , loadingart , CARAVAGGIO, MICHELANGELO, MODIGLIANI, RAFFAELLO, rinascimentobarocco , CANOVA, BONALUMI, BERNINI, BURRI, ARTISTI, ESTINTORI, SAVONAROLA, VANITAS, VANITA', FALO', FALODELLEVANITA', contemporarycurator , italianartist , curator , italianartists , gallery , bellezza , arteitalia , beautiful, ARTENONARDEMAI |
base | 200 cm |
altezza | 300 cm |
profondità | 200 cm |
anno | 2020 |
FALO' DELLE VANITA' (Plexiglass - n.8 Estintori dai nomi Michelangelo; Raffaello; Caravaggio; Bernini; Canova; Modigliani; Burri; Bonalumi - Cornice Barocca - Scarpa con tacco barocca)
OPERE ESPOSTE A:
Mostra Personale "RINASCIMENTO feat. Barocco. LOADING ART" (Palazzo di Sorbello, Perugia, Ottobre 2020)
INTRO ALL’OPERA:
Se il Rinascimento è un proclamo alla “ricerca” delle lezioni del passato per estrarne luce nuova nel presente, il Barocco, invece, è un inno allo “stupore”, allo straordinario creativo e come tale, senza tempo. Questi due fulgidi esempi storici possono essere fusi assieme e ben spesi come mementi nel contemporaneo: la sintesi che ne deriva è un RINASCIMENTO-BAROCCO dove “Stupore” e “Ricerca” elevano l’uomo attraverso l’arte armata di bellezza. La bellezza diventa sollecitazione dell’uomo, veicolo di ascesa, stimolo di crescita, spunto di riflessione. E’ un chiaro invito a “caricarsi d’arte”: un bene comune ed essenziale di cui, in passato ed ancora oggi, ci siamo nutriti e non solo con gli occhi... Carichiamoci d’arte, dunque, ponendola al posto che merita, incentivando la crescita del nostro patrimonio culturale come i nostri padri, prima di noi, ci hanno insegnato a coltivare.
Il Barocco ed il Rinascimento, dunque, non diventano il riferimento ad un preciso periodo storico, ma un inno alla creatività, alla ricerca, all’intuizione umana. Un concetto sempiterno, da spendere nel presente. Il Rinascimento promosso da Lorenzo il Magnifico, è solo uno dei gloriosi e brillanti esempi storici di devozione all’arte e alla bellezza come mezzo di crescita. Nel Rinascimento si nutriva l’intuizione umana, consapevoli che essa era la più grande forma di investimento esistente. Si coltivava il genio; promuovendo la sua diffusione per ispirare tutti i popoli. Ed è un modello sempre attuale, un esempio sempreverde di acume di estrema semplicità ed attuabilità.
E’ la creazione d’arte, intesa come bene comune, da preservare e tenere in vita. E’ questo il messaggio che covano nelle brame le mie opere. I giorni del confinamento fisico ci hanno reso consapevoli che nulla sarà come prima. E tutte le rinascite dopo le grandi epidemie, sono rinnovamenti, rinascenze formali, estetiche, ma soprattutto etiche; rinascenze di un qualcosa che non è assolutamente necessario alla sopravvivenza, come l’arte, ma proprio per questo di estrema importanza per sopravvivere. E allora…LOADING ART!
FALO' DELLE VANITA':
Una complessa installazione di tre metri che evoca la sera di martedì grasso, 7 febbraio 1497, quando il frate Savonarola e i suoi seguaci bruciarono in Piazza della Signoria migliaia di oggetti considerati impuri, peccaminosi, immorali, che a loro giudizio potevano generare vanità appunto. Tra questi oltre a specchi, cosmetici, vestiti lussuosi, anche strumenti musicali, manoscritti, numerosi disegni e dipinti. In soccorso arrivano gli estintori (Michelangelo; Raffaello; Caravaggio; Bernini; Canova; Modigliani; Burri; Bonalumi) come esempi dei geni artistici che si sono susseguiti dal Falò delle Vanità fino ai nostri giorni, che dominano le fiamme, controllando e spegnendo il gran fuoco, proprio con la loro sana vanità artistica e il loro genio che sopraffà chi tenta di dar fuoco all’arte per distruggerla. Questo a voler dimostrare che Savonarola, che voleva bruciare l’arte ha perso: perchè L’ARTE NON ARDE MAI, e i geni artistici che si sono susseguiti nel tempo ce lo hanno dimostrato concretamente.
L’istallazione si connubia collegandosi con le opere LOADING ART, presenti in mostra nella stessa sala, cassette di prontosoccorso per i Savonarola del nostro tempo, gli anemici d’arte che possono curarsi con una “trasfusione di Vanitas”, caricandosi così d’arte che diventa curativa per la loro sensibilità.
LOADING ART TO SAVONAROLA!
OPERE ESPOSTE A:
Mostra Personale "RINASCIMENTO feat. Barocco. LOADING ART" (Palazzo di Sorbello, Perugia, Ottobre 2020)
INTRO ALL’OPERA:
Se il Rinascimento è un proclamo alla “ricerca” delle lezioni del passato per estrarne luce nuova nel presente, il Barocco, invece, è un inno allo “stupore”, allo straordinario creativo e come tale, senza tempo. Questi due fulgidi esempi storici possono essere fusi assieme e ben spesi come mementi nel contemporaneo: la sintesi che ne deriva è un RINASCIMENTO-BAROCCO dove “Stupore” e “Ricerca” elevano l’uomo attraverso l’arte armata di bellezza. La bellezza diventa sollecitazione dell’uomo, veicolo di ascesa, stimolo di crescita, spunto di riflessione. E’ un chiaro invito a “caricarsi d’arte”: un bene comune ed essenziale di cui, in passato ed ancora oggi, ci siamo nutriti e non solo con gli occhi... Carichiamoci d’arte, dunque, ponendola al posto che merita, incentivando la crescita del nostro patrimonio culturale come i nostri padri, prima di noi, ci hanno insegnato a coltivare.
Il Barocco ed il Rinascimento, dunque, non diventano il riferimento ad un preciso periodo storico, ma un inno alla creatività, alla ricerca, all’intuizione umana. Un concetto sempiterno, da spendere nel presente. Il Rinascimento promosso da Lorenzo il Magnifico, è solo uno dei gloriosi e brillanti esempi storici di devozione all’arte e alla bellezza come mezzo di crescita. Nel Rinascimento si nutriva l’intuizione umana, consapevoli che essa era la più grande forma di investimento esistente. Si coltivava il genio; promuovendo la sua diffusione per ispirare tutti i popoli. Ed è un modello sempre attuale, un esempio sempreverde di acume di estrema semplicità ed attuabilità.
E’ la creazione d’arte, intesa come bene comune, da preservare e tenere in vita. E’ questo il messaggio che covano nelle brame le mie opere. I giorni del confinamento fisico ci hanno reso consapevoli che nulla sarà come prima. E tutte le rinascite dopo le grandi epidemie, sono rinnovamenti, rinascenze formali, estetiche, ma soprattutto etiche; rinascenze di un qualcosa che non è assolutamente necessario alla sopravvivenza, come l’arte, ma proprio per questo di estrema importanza per sopravvivere. E allora…LOADING ART!
FALO' DELLE VANITA':
Una complessa installazione di tre metri che evoca la sera di martedì grasso, 7 febbraio 1497, quando il frate Savonarola e i suoi seguaci bruciarono in Piazza della Signoria migliaia di oggetti considerati impuri, peccaminosi, immorali, che a loro giudizio potevano generare vanità appunto. Tra questi oltre a specchi, cosmetici, vestiti lussuosi, anche strumenti musicali, manoscritti, numerosi disegni e dipinti. In soccorso arrivano gli estintori (Michelangelo; Raffaello; Caravaggio; Bernini; Canova; Modigliani; Burri; Bonalumi) come esempi dei geni artistici che si sono susseguiti dal Falò delle Vanità fino ai nostri giorni, che dominano le fiamme, controllando e spegnendo il gran fuoco, proprio con la loro sana vanità artistica e il loro genio che sopraffà chi tenta di dar fuoco all’arte per distruggerla. Questo a voler dimostrare che Savonarola, che voleva bruciare l’arte ha perso: perchè L’ARTE NON ARDE MAI, e i geni artistici che si sono susseguiti nel tempo ce lo hanno dimostrato concretamente.
L’istallazione si connubia collegandosi con le opere LOADING ART, presenti in mostra nella stessa sala, cassette di prontosoccorso per i Savonarola del nostro tempo, gli anemici d’arte che possono curarsi con una “trasfusione di Vanitas”, caricandosi così d’arte che diventa curativa per la loro sensibilità.
LOADING ART TO SAVONAROLA!