opera
Falling flowers (inerti) #3
| categoria | Scultura |
| soggetto | Paesaggio, Architettura |
| tags | Architettura, Paesaggio, Scultura, Pittura |
| base | 19 cm |
| altezza | 15 cm |
| profondità | 11 cm |
| anno | 2025 |
Carta igienica, inchiostro, resina acrilica, pigmenti su scatola trovata, calco in cemento armato, resina e polvere di marmo, alluminio, viti in acciaio, rondelle.
Falling Flowers (inerti) narra frammenti di paesaggi e architetture sospese — scorci fragili, come le immagini floreali gioiose ma logore, convenzionali e funzionali, tratte dai motivi decorativi della carta igienica. Partendo dalle implicazioni pittoriche veicolate da queste immagini floreali ubiquitarie e stanche, la serie traccia parallelismi tra i corpi e le rappresentazioni stereotipate della natura, del consumismo, dell’abitare e del divenire rovina.
Falling Flowers (inerti), con la sua esplorazione dell’intreccio di significati e materiali, si pone sospesa tra pittura e scultura.
La carta igienica e i suoi fiori decorativi — come pigmenti — vengono stratificati, diventando superfici, pelli, in dialogo con oggettualità, memorie e tracce, calchi concreti di scatole vuote e materiali da costruzione. Viti, tasselli e altri elementi di fissaggio compaiono talvolta, accanto a residui domestici: sia come elementi formali compositivi, sia come innesti botanici di corpi meccanici ibridi.
L’opera nasce da un processo personalizzato, raffinato dall’artista attraverso lo studio delle tecniche dell’affresco, lo strappo, le impressioni fotografiche e le tecniche di smaltatura pittorica.
ph credit Michela Pedranti
Falling Flowers (inerti) narra frammenti di paesaggi e architetture sospese — scorci fragili, come le immagini floreali gioiose ma logore, convenzionali e funzionali, tratte dai motivi decorativi della carta igienica. Partendo dalle implicazioni pittoriche veicolate da queste immagini floreali ubiquitarie e stanche, la serie traccia parallelismi tra i corpi e le rappresentazioni stereotipate della natura, del consumismo, dell’abitare e del divenire rovina.
Falling Flowers (inerti), con la sua esplorazione dell’intreccio di significati e materiali, si pone sospesa tra pittura e scultura.
La carta igienica e i suoi fiori decorativi — come pigmenti — vengono stratificati, diventando superfici, pelli, in dialogo con oggettualità, memorie e tracce, calchi concreti di scatole vuote e materiali da costruzione. Viti, tasselli e altri elementi di fissaggio compaiono talvolta, accanto a residui domestici: sia come elementi formali compositivi, sia come innesti botanici di corpi meccanici ibridi.
L’opera nasce da un processo personalizzato, raffinato dall’artista attraverso lo studio delle tecniche dell’affresco, lo strappo, le impressioni fotografiche e le tecniche di smaltatura pittorica.
ph credit Michela Pedranti











