opera
Forma Mentis
categoria | Scultura |
soggetto | Astratto, Figura umana, Politico/Sociale |
base | 39 cm |
altezza | 185 cm |
profondità | 60 cm |
anno | 2017 |
Un manichino abbandonato per strada diventa la base per l’opera forma mentis <>, in riferimento al sesso maschile nella sua realizzazione con la tecnica del decollage si “illustra” come il pensiero dell’uomo viene “condizionato” anche al di fuori della famiglia a partire dalle prime fasi della sua vita, lo “sviluppo descrittivo” realizzato con una “sovrapposizione” di “strappi” di immagini (raccolte da libri, fumetti, riviste e altro, è alquanto “strano” constatare che i libri, i fumetti, i libri e il resto da cui ho raccolto gli “strappi” usati fino alla parte delle cosce sono praticamente quelli di “casa mia”) poste in una sorta di andamento a “spirale” salgono verso l’alto partendo dal basso, dai piedi, i piedi ci tengono attaccati al suolo, ci fanno “camminare” e sono il mezzo con cui “percorriamo il mondo” anche se sono la parte più “bassa” del corpo, ed è per questo che sono partito da loro per rappresentare la prima infanzia, l’inizio della vita ponendo su essi “strappi” raccolti da libri di favole i primi “condizionamenti” che dall’esterno danno “forma alla nostra mente”, salendo su caviglie e prima parte delle gambe ho posto “strappi” raccolti da fumetti per l’infanzia, per l’esattezza ho usato i fumetti Disney quello che a uno sguardo superficiale sembra il più innocuo degli intrattenimenti per bambini “e non” ha in se una serie infinita di “condizionamenti di classe e appartenenze” e fa del capitalismo lo schema ideale e perfetto di vita, di tutto ciò che intorno ad esso gira e per esso si fa contenendone tutti i “canoni”, nella parte finale delle gambe e al ginocchio ci sono “strappi” raccolti da libri della scuola elementare e da libri di catechismo il “condizionamento” si allarga la storia ci pone in una “eredità storica” e sociale, la geografia ci “da i confini, le bandiere e le monete” di appartenenza, il catechismo attraverso le interpretazioni e gli adeguamenti della realtà ad personam dei suoi rappresentanti sulla terra ci “da un Dio, l’unico vero e “ineluttabile” ”, nella prima parte delle cosce ci sono “strappi” raccolti da libri di scuole “superiori” altre materie si aggiungono alla nostra “forma mentis”, la letteratura ci da la “conoscenza” di ciò che è stato affidato alla scrittura e “allarga la nostra identità” e la nostra “appartenenza”, ad un certo punto della nostra esistenza nella fase dell’adolescenza cominciamo a “scegliere” noi cosa leggere e vedere e a rappresentazione di ciò ho posto nella parte superiore delle cosce e dell’inguine “strappi” raccolti da fumetti e riviste per “adulti”, la ribellione, l’erotismo e il sesso diventano elementi di “condizionamento” che il più delle volte va in direzioni sbagliate anche per assenze e visioni sbagliate tramandate dagli “adulti” e su queste nozioni distorte si costruisce il nucleo intorno al quale “girerà” spesso per sempre il modo di vivere di un maschio ed è per questo che sulla parte corrispondente al pene ho posto “strappi” che vanno in quella direzione, nella parte immediatamente superiore alla zona pubica “l’adolescente” lascia il posto “all’adulto” anche esso erroneamente “formato” da ciò che il “sistema” gli fornisce attraverso i mezzi di inFORMAZIONE di massa e così l’ego e le apparenze diventano il fulcro intorno alle quali il maschio orgogliosamente costruisce e percorre la sua vita questo viene raccontato da “strappi” raccolti da riviste pubblicitarie e di moda, in una piccola zona dell’addome (nella pancia e nei suoi “ricordi”) ho voluto inserire il “legame materno” è secondo me un dato concreto il fatto che è la mamma colei che crea dai suoi primi passi colui che sarà l’uomo o il maschio futuro, un mammone sarà sempre maschio e difficilmente uomo (nel mio modo di vedere quando dico maschio lo faccio come indicazione negativa di essere, mentre quando dico uomo lo faccio come indicazione positiva di essere), le passioni e gli interessi vengono rappresentati da “strappi” raccolti da giornali e riviste sportive il “tifo” e le “appartenenze” sono un’ altra bandiera e un’altra “condizione” da cui nessuno sembra potersi esimere è necessario appartenere ad una serie di “tribù” tante piccole “comunità” che rendono membri di una “comunità” allargata, all’altezza del cuore ho voluto rappresentare il “cuore” con il suo desiderio di amore e i meccanismi che spesso impediscono di fare dell’amore la condizione a cui tutti aspirano, nella parte finale del torace vi sono “strappi” raccolti da quotidiani l’informazione per lo più distorta e falsa condizionerà e darà “forma mentis” ai nostri pensieri e comportamenti per il resto della nostra vita, ma anche nella sua interpretazione spesso “racconta” gli atteggiamenti negativi che il maschio esercita nei confronti degli altri, il nero chiude la “spirale narrativa” si chiude con il nero e con quello che potrebbe sembrare un colletto di un abito da sacerdote a voler rappresentare il fatto che quando si ha una “cattiva formazione” non si riesce ad uscire da un circolo “vizioso” cha fa commettere “abusi” anche ai maschi che “l’ illuminazione religiosa” dovrebbe rendere privi di vizi, l’opera è priva di testa e braccia per illustrare l’incapacità del maschio di liberarsi dai cattivi condizionamenti ed essere artefice del proprio destino, elemento di un sistema che lo ha formato per le proprie necessità e non individuo che può portare il proprio contributo alla società e al alla realizzazione di un mondo migliore, i piedi di questo individuo sono posti su un bancale pallet su cui sempre con “strappi” di quotidiani è posta la scritta fragile null’altro può essere un individuo che non è riuscito ad essere “se stesso” se non FRAGILE, MOLTO FRAGILE.
DecollageMaterico scultoreo, pezzo unico su manichino
DecollageMaterico scultoreo, pezzo unico su manichino