opera
Lost spring V
categoria | Pittura |
soggetto | Natura, Astratto |
tags | primavera, emozioni, poesia, poetry |
base | 130 cm |
altezza | 160 cm |
profondità | 3 cm |
anno | 2019 |
L'opera Lost Spring V, realizzata nel 2019, ha pigmenti cromaticamente caldi ed accoglie una sensualità e una femminilità inedite.
Come sotto un temporale improvviso, i fiori aprono i loro petali a nuove suggestioni, il polline si disperde, i colori si fanno vibranti, si delinea il momento sacro della natura “liberata”.
Nel 2012 l’artista avvia un ciclo di opere pittoriche, Lost Spring, dove protagonista è la Natura velata.
Il colore sbiadito lascia posto al segno, che si astrae sulla superficie, dove la natura, con le sue forme più care e note scivola via, lasciando di sé sinopie struggenti.
La tecnica utilizzata è un esercizio di fading, che garantisce di mantenere la matericità della superficie pur dando un effetto di trasparenza attraverso materiali inusuali come la carta utilizzata dalle industrie per assorbire i liquami, imbevuta di colore e una successiva stratificazione nell’uso del pigmento.
Disfare il reale sotto i colpi di altre sintassi e riproporlo come agglomerato cromatico di una lingua nuova, che appartiene ad un’altra zona della percezione è il procedimento creativo utilizzato: macchiare, coprire, eliminare, sbiadire, strappare e colare il pigmento sulla superficie pittorica.
Tecnica mista su tela, elementi organici naturali, acrilico, pigmenti e carta assorbente
Come sotto un temporale improvviso, i fiori aprono i loro petali a nuove suggestioni, il polline si disperde, i colori si fanno vibranti, si delinea il momento sacro della natura “liberata”.
Nel 2012 l’artista avvia un ciclo di opere pittoriche, Lost Spring, dove protagonista è la Natura velata.
Il colore sbiadito lascia posto al segno, che si astrae sulla superficie, dove la natura, con le sue forme più care e note scivola via, lasciando di sé sinopie struggenti.
La tecnica utilizzata è un esercizio di fading, che garantisce di mantenere la matericità della superficie pur dando un effetto di trasparenza attraverso materiali inusuali come la carta utilizzata dalle industrie per assorbire i liquami, imbevuta di colore e una successiva stratificazione nell’uso del pigmento.
Disfare il reale sotto i colpi di altre sintassi e riproporlo come agglomerato cromatico di una lingua nuova, che appartiene ad un’altra zona della percezione è il procedimento creativo utilizzato: macchiare, coprire, eliminare, sbiadire, strappare e colare il pigmento sulla superficie pittorica.
Tecnica mista su tela, elementi organici naturali, acrilico, pigmenti e carta assorbente