Glass

Glass nasce come un trittico che indaga il modo in cui tratteniamo, lasciamo andare e viviamo le nostre emozioni. La figura femminile attraversa tre momenti interiori. Nel primo osserva il bicchiere colmo, un contenitore che custodisce ciò che non riesce a esprimere. La postura è chiusa, lo sguardo distante, la scena sospesa. Nel secondo il corpo si muove e il bicchiere inizia a svuotarsi. L’emozione si mette in moto, smette di essere trattenuta e prende forma. Il movimento leggero mostra il primo passo verso un’apertura interiore. Nel terzo il bicchiere è vuoto. Non c’è più trattenimento. La figura è stabile e presente. Il rosso domina la scena come segno di un’emersione piena e consapevole. Il trittico racconta una trasformazione intima che passa dalla chiusura alla liberazione emotiva, registrando il momento in cui qualcosa si scioglie e trova spazio. È un percorso sulla tensione, sul rilascio e sulla scelta di non restare più fermi dentro ciò che blocca.