opera
Greenit
categoria | Performance |
soggetto | Natura, Paesaggio, Viaggi |
tags | Greenit, Green, parco nazionale , paesaggio, pigmento verde su erba, Parco nazionale Monti della Laga e Gran Sasso |
ore | 4 |
minuti | 31 |
secondi | 0 |
anno | 2017 |
Greenit sono grandi scatti realizzati in autunno sulle colline del Parco Nazionale del Gran Sasso, che documentano paesaggi mozzafiato dove la collina in primo piano è sempre di un tenue colore verde. Sembrerebbe un’istantanea senza alcuna pretesa, una porzione di collina con prato colorito in un contesto completamente brullo. A ogni foto è associato un video che svela la sostanza decisiva del progetto, invisibile a un primo sguardo: un intervento che ha impegnato l’artista per molte ore nel dipingere materialmente il terreno, con una vernice atossica, specifica per piante (che dà il titolo alla serie). Una lunga azione performativa che, forzando i limiti stagionali, ridefinisce una porzione di paesaggio. Un intero giorno per realizzare quello che ormai si fa con un semplice click e una alfabetizzazione basica in programmi di ritocco digitale.
In un’epoca in cui le infinite possibilità della tecnologia consentono a chiunque di correggere, cancellare o integrare immagini, Cametti sceglie di modificare la Natura manualmente. Prendendosi il tempo che serve, senza scorciatoie. Cambiare il tempo, oltre che un gioco sulla manomissione delle stagioni, del clima e dei colori, è un invito a procedere per passi lenti, con responsabilità. Cambiarlo per invertirlo e riprendere fiato. Non servono milioni di immagini che pretendono di raccontare tutto. Per documentare il tempo lunghissimo di realizzazione di un’opera a Cametti ne basta una.
In un’epoca in cui le infinite possibilità della tecnologia consentono a chiunque di correggere, cancellare o integrare immagini, Cametti sceglie di modificare la Natura manualmente. Prendendosi il tempo che serve, senza scorciatoie. Cambiare il tempo, oltre che un gioco sulla manomissione delle stagioni, del clima e dei colori, è un invito a procedere per passi lenti, con responsabilità. Cambiarlo per invertirlo e riprendere fiato. Non servono milioni di immagini che pretendono di raccontare tutto. Per documentare il tempo lunghissimo di realizzazione di un’opera a Cametti ne basta una.