opera
Grounded – Serie fotografica
categoria | Fotografia |
soggetto | Politico/Sociale, Paesaggio, Astratto |
tags | catabasi, fotografia, sottosuolo, Greg Jager, scavi |
base | 40 cm |
altezza | 50 cm |
profondità | 0 cm |
anno | 2022 |
Mobile photography, elaborazione digitale, carta, toner, colla, cornice ribaltata
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Prendendo spunto dal racconto mesopotamico “La Discesa di Ištar negli Inferi”, la serie ritrae l’esito dell’azione collettiva di scavi eseguita nell’ambito della mostra “La fonte dell’opera” a cura di Davide Silvioli. I "vuoti" creati con le mani si trasformano in camere gestazionali, in cui è incubata l’eventualità di un sistema altro, che non ha forma riconoscibile dal punto di vista antropocentrico.
Nella serie fotografica il concetto di "vuoto" è ulteriormente enfatizzato dalla decostruzione dell'immagine e dall'assenza di porzioni di essa, mentre la cornice ribaltata evoca un attraversamento della soglia del mondo sotterraneo, mettendo in valore ciò che comunemente l'occhio non vuole o non è abituato a vedere.
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Prendendo spunto dal racconto mesopotamico “La Discesa di Ištar negli Inferi”, la serie ritrae l’esito dell’azione collettiva di scavi eseguita nell’ambito della mostra “La fonte dell’opera” a cura di Davide Silvioli. I "vuoti" creati con le mani si trasformano in camere gestazionali, in cui è incubata l’eventualità di un sistema altro, che non ha forma riconoscibile dal punto di vista antropocentrico.
Nella serie fotografica il concetto di "vuoto" è ulteriormente enfatizzato dalla decostruzione dell'immagine e dall'assenza di porzioni di essa, mentre la cornice ribaltata evoca un attraversamento della soglia del mondo sotterraneo, mettendo in valore ciò che comunemente l'occhio non vuole o non è abituato a vedere.