opera
Il tempo della Terra
categoria | Altro |
soggetto | Natura |
tags | natura , tempo, vulcano, sabbia, farfalla, vita |
base | 80 cm |
altezza | 120 cm |
profondità | 10 cm |
anno | 2023 |
Assemblaggio: cenere vulcanica, spago, pietra lavica, tempera e foglia oro su carta.
La mia ricerca sulla Natura mi ha portato, nel tempo, all'impiego di materie ed elementi naturali primari come la terra vulcanica per assemblaggi ed installazioni a pareti come questa. Si tratta di un'opera che riflette sul tempo e sull'azione creativa e trasformativa della Natura. L'applicazione in purezza della sabbia vulcanica su un fondo trattato con imprimitura tradizionale (a gesso e colla), mi ha permesso infatti di lavorare su qualità prettamente fisica dell'elemento terra, quali densità e rarefazione, leggerezza e gravità, luce e oscurità, con l'intento di evocare l'energia generatrice della Natura, considerata come archetipo del materno universale.
L'opera rimanda poi ad una dimensione cosmica in cui forze di movimento ed energie propulsive determinano accentramenti, gravitazioni e allontanamenti nello spazio.
La composizione, che appare nel suo insieme come una sorta di pendolo primordiale, è anche attraversata da spago sottile, annodato in più punti ed ancorato alla base in modo da evidenziare tensioni e linee di forza che culminano nella parte inferiore dell'opera, laddove lo spago cade verticalmente per il peso di un frammento di pietra lavica da esso sostenuto.
In questa operazione vi è per me l'evocazione dei legami tra l'essere umano con il mondo e con il grembo naturale, il rapporto di dipendenza nel dominio quale l'uomo potrebbe affrancarsi per raggiungere una libertà maturazione rispetto al pieno rispetto dell'ambiente naturale del quale suo malgrado fa parte.
La spinta verso il basso è, infatti, simbolicamente bilanciata ed alleggerita dalla presenza della farfalla (di carta dipinta e con applicazione di foglia oro), con ali leggermente schiuse, posta sul sasso. Un simbolo di metamorfosi, lieve e vitale, che tende a staccarsi e a volare leggero verso altre nuove dimensioni.
La mia ricerca sulla Natura mi ha portato, nel tempo, all'impiego di materie ed elementi naturali primari come la terra vulcanica per assemblaggi ed installazioni a pareti come questa. Si tratta di un'opera che riflette sul tempo e sull'azione creativa e trasformativa della Natura. L'applicazione in purezza della sabbia vulcanica su un fondo trattato con imprimitura tradizionale (a gesso e colla), mi ha permesso infatti di lavorare su qualità prettamente fisica dell'elemento terra, quali densità e rarefazione, leggerezza e gravità, luce e oscurità, con l'intento di evocare l'energia generatrice della Natura, considerata come archetipo del materno universale.
L'opera rimanda poi ad una dimensione cosmica in cui forze di movimento ed energie propulsive determinano accentramenti, gravitazioni e allontanamenti nello spazio.
La composizione, che appare nel suo insieme come una sorta di pendolo primordiale, è anche attraversata da spago sottile, annodato in più punti ed ancorato alla base in modo da evidenziare tensioni e linee di forza che culminano nella parte inferiore dell'opera, laddove lo spago cade verticalmente per il peso di un frammento di pietra lavica da esso sostenuto.
In questa operazione vi è per me l'evocazione dei legami tra l'essere umano con il mondo e con il grembo naturale, il rapporto di dipendenza nel dominio quale l'uomo potrebbe affrancarsi per raggiungere una libertà maturazione rispetto al pieno rispetto dell'ambiente naturale del quale suo malgrado fa parte.
La spinta verso il basso è, infatti, simbolicamente bilanciata ed alleggerita dalla presenza della farfalla (di carta dipinta e con applicazione di foglia oro), con ali leggermente schiuse, posta sul sasso. Un simbolo di metamorfosi, lieve e vitale, che tende a staccarsi e a volare leggero verso altre nuove dimensioni.