opera
IO
categoria | Scultura |
soggetto | Astratto |
tags | #io, #specchio, #luogononluogo |
base | 15 cm |
altezza | 1 cm |
profondità | 20 cm |
anno | 2020 |
Tecnica: lastra in platica specchiante, nastro telato, raspa e punta secca per incidere.
Descrizione: Questa composizione si propone di esplorare il concetto intrigante del "luogo non luogo"
in relazione allo specchio, inteso quale strumento per la contemplazione della propria
immagine in un contesto alternativo. All'interno di questa dimensione speculativa,
l'individuo si trova immerso in un processo di graduale dissoluzione delle proprie
caratteristiche distintive e dei ruoli personali, per emergere esclusivamente nella veste di
fruitore. Lo specchio diviene una tela riflettente che dà vita a una copia apparente, un ente
che non è l'io, ma che assume le fattezze fisiche dell'osservatore. Tale riflessione offre
l'opportunità di scrutarsi dall'esterno, invitando all'autoanalisi. Il libro introduce un
affascinante percorso di ricostruzione o decostruzione personale, la cui traiettoria è
plasmata dalla scelta iniziale del lettore. L'oggetto in questione, infatti, si presta alla lettura
da entrambe le sue facce, sottolineando la natura ambivalente dell'esistenza umana, dove
da un lato ci si ricostruisce e dall'altro ci si rompe. Questo doppio concetto incita a una
profonda ricerca introspettiva, in cui si medita sulla situazione attuale del proprio "IO",
considerando il percorso intrapreso nella costruzione dell'identità individuale fino a quel
momento. Tale itinerario si distingue per le molteplici esperienze vissute e le decisioni
assunte, delineando il panorama complesso dell'autovalutazione del lettore.
Descrizione: Questa composizione si propone di esplorare il concetto intrigante del "luogo non luogo"
in relazione allo specchio, inteso quale strumento per la contemplazione della propria
immagine in un contesto alternativo. All'interno di questa dimensione speculativa,
l'individuo si trova immerso in un processo di graduale dissoluzione delle proprie
caratteristiche distintive e dei ruoli personali, per emergere esclusivamente nella veste di
fruitore. Lo specchio diviene una tela riflettente che dà vita a una copia apparente, un ente
che non è l'io, ma che assume le fattezze fisiche dell'osservatore. Tale riflessione offre
l'opportunità di scrutarsi dall'esterno, invitando all'autoanalisi. Il libro introduce un
affascinante percorso di ricostruzione o decostruzione personale, la cui traiettoria è
plasmata dalla scelta iniziale del lettore. L'oggetto in questione, infatti, si presta alla lettura
da entrambe le sue facce, sottolineando la natura ambivalente dell'esistenza umana, dove
da un lato ci si ricostruisce e dall'altro ci si rompe. Questo doppio concetto incita a una
profonda ricerca introspettiva, in cui si medita sulla situazione attuale del proprio "IO",
considerando il percorso intrapreso nella costruzione dell'identità individuale fino a quel
momento. Tale itinerario si distingue per le molteplici esperienze vissute e le decisioni
assunte, delineando il panorama complesso dell'autovalutazione del lettore.