opera
Italians!
categoria | Installazione |
soggetto | Politico/Sociale |
tags | |
base | 200 cm |
altezza | 200 cm |
profondità | 5 cm |
anno | 2020 |
Italians!
2020 Installazione 2.00 m x 2.00 m
“Italians!” è un’opera che si compone di una struttura in ferro a cui sono appesi sette salami. Sette sono i corpi che furono appesi il 29 aprile 1945, in piazzale Loreto. Il titolo offre due visioni estremamente caratterizzanti. La prima è la sua dicitura inglese, che spinge lo spettatore a guardare gli italiani da un punto di vista esterno, straniero, agli occhi del quale il cibo e la buona tavola sono l’emblema dell’italianitàLa sua traduzione, invece, ricorda come, proprio con il grido “Italiani!”, Mussolini richiamava l’attenzione dei cittadini al suo cospetto. Chi o cosa sia appeso a quella gogna non è più rilevante dal momento stesso in cui un evento simile accade e il processo che ha portato a un’esposizione cosi eloquente della morte ha senso solo nell’ottica dell’atrocità umana.Il rosso della carne cruda insaccata è lo stesso degli indumenti sporchi di sangue.Il salame che prima era un maiale si confonde con quel corpo morto che prima era un essere umano. La distanza tra umano e animale si azzera, le idee e gli ideali passano dagli antipodi ad un unicum indissolubile.
2020 Installazione 2.00 m x 2.00 m
“Italians!” è un’opera che si compone di una struttura in ferro a cui sono appesi sette salami. Sette sono i corpi che furono appesi il 29 aprile 1945, in piazzale Loreto. Il titolo offre due visioni estremamente caratterizzanti. La prima è la sua dicitura inglese, che spinge lo spettatore a guardare gli italiani da un punto di vista esterno, straniero, agli occhi del quale il cibo e la buona tavola sono l’emblema dell’italianitàLa sua traduzione, invece, ricorda come, proprio con il grido “Italiani!”, Mussolini richiamava l’attenzione dei cittadini al suo cospetto. Chi o cosa sia appeso a quella gogna non è più rilevante dal momento stesso in cui un evento simile accade e il processo che ha portato a un’esposizione cosi eloquente della morte ha senso solo nell’ottica dell’atrocità umana.Il rosso della carne cruda insaccata è lo stesso degli indumenti sporchi di sangue.Il salame che prima era un maiale si confonde con quel corpo morto che prima era un essere umano. La distanza tra umano e animale si azzera, le idee e gli ideali passano dagli antipodi ad un unicum indissolubile.