opera
La Forza dell’Immaginazione
categoria | Pittura |
soggetto | Figura umana |
tags | |
base | 50 cm |
altezza | 60 cm |
profondità | 0 cm |
anno | 2020 |
“Nella vostra vita vi auguro almeno un blackout in una notte limpida!”
Mario Rigoni Stern, ricorda, con questa frase, una notte d’inverno con un cielo pieno di stelle. Ispirandomi a questa citazione, una parola in particolare ha attirato la mia attenzione e mi ha ispirata per il mio progetto: “blackout”
Che cosa è un blackout?
È un momento buio, tenebroso, in cui le uniche emozioni che prevalgono sono ansia, paura, angoscia e solitudine.
La più antica e potente paura dell’uomo è la paura dell’ignoto…questo è il blackout, l’ ignoto
In genere tendiamo ad avere paura di ciò che è sconosciuto o poco famigliare, solo perché non lo capiamo e lo riteniamo pericoloso. Usiamo i nostri cinque sensi per processare ed assimilare il mondo che è intorno a noi e non esserne in grado ci spaventa; le persone hanno paura del buio perché non possono vedere ciò che le circonda, e se non possono confermare che non c’è pericolo, presumono che ci sia una minaccia in agguato.
Nel corso della storia, l’uomo ha attraversato molti momenti bui, “nell’ignoto”, e anche tutti noi nella nostra vita e specialmente in questo periodo abbiamo dovuto affrontare, soprattutto a livello mentale, un blackout.
Il nostro quotidiano è cambiato radicalmente a causa della pandemia Covid-19 e questa con sè ha portato molti dispiaceri e dolore, quindi la gente oltre che essere costretta in casa, si è chiusa in se stessa, non sapendo dove trovare via d’uscita. Molti si sono lasciati travolgere da sentimenti negativi che hanno ostacolato la voglia di vivere appieno.
Ma come si può fare a trovare la forza di reagire?
Sicuramente non è facile. Implica molto sforzo ed è una continua lotta con noi stessi.
Ma cos’è che ci permette di vedere quel cielo stellato? Quella luce di speranza che ci illumina e ci rasserena?
Io penso sia la nostra mente, la nostra immaginazione, la nostra fantasia.
Penso che l’uomo abbia capacità immense e il nostro cervello è una di queste.
L’immaginazione è uno strumento straordinario che tutti noi abbiamo e che tutti noi possiamo e dobbiamo allenare. Ci permette di vivere, viaggiare e soprattutto di alzare lo sguardo e vedere, finalmente, il cielo, ci toglie la benda dagli occhi, ci libera. Questo fa l’immaginazione.
Per permettere a questa di compiere il suo lavoro, però, ci vuole molta forza, volontà, perché non è una cosa automatica.
La mia opera rappresenta in maniera molto semplice questo concetto. In primo piano vi è una donna che si lascia travolgere dalla sua fantasia nonostante sia circondata dalle tenebre. È serena.
La tecnica che ho deciso di usare è olio su tela, che mi permette di essere molto sciolta nelle pennellate e libera, dare un senso di dinamicità soprattutto per la rappresentazione astratta delle idee che partono dalla testa della ragazza e si disperdono in maniera casuale, portando luce e gioia sullo sfondo.
Questa ragazza, che rappresenta tutti noi, ha lottato e ha vinto, spinta dalla sua forza di volontà, dal coraggio di affrontare le sue paure dando sfogo al suo “io interiore”, andando oltre la realtà che la circonda, cambiandola, raggirandola e rendendola più sopportabile.
Ricordando che non sono gli occhi che vedono ma è la nostra mente che decide come e cosa vedere.
Mario Rigoni Stern, ricorda, con questa frase, una notte d’inverno con un cielo pieno di stelle. Ispirandomi a questa citazione, una parola in particolare ha attirato la mia attenzione e mi ha ispirata per il mio progetto: “blackout”
Che cosa è un blackout?
È un momento buio, tenebroso, in cui le uniche emozioni che prevalgono sono ansia, paura, angoscia e solitudine.
La più antica e potente paura dell’uomo è la paura dell’ignoto…questo è il blackout, l’ ignoto
In genere tendiamo ad avere paura di ciò che è sconosciuto o poco famigliare, solo perché non lo capiamo e lo riteniamo pericoloso. Usiamo i nostri cinque sensi per processare ed assimilare il mondo che è intorno a noi e non esserne in grado ci spaventa; le persone hanno paura del buio perché non possono vedere ciò che le circonda, e se non possono confermare che non c’è pericolo, presumono che ci sia una minaccia in agguato.
Nel corso della storia, l’uomo ha attraversato molti momenti bui, “nell’ignoto”, e anche tutti noi nella nostra vita e specialmente in questo periodo abbiamo dovuto affrontare, soprattutto a livello mentale, un blackout.
Il nostro quotidiano è cambiato radicalmente a causa della pandemia Covid-19 e questa con sè ha portato molti dispiaceri e dolore, quindi la gente oltre che essere costretta in casa, si è chiusa in se stessa, non sapendo dove trovare via d’uscita. Molti si sono lasciati travolgere da sentimenti negativi che hanno ostacolato la voglia di vivere appieno.
Ma come si può fare a trovare la forza di reagire?
Sicuramente non è facile. Implica molto sforzo ed è una continua lotta con noi stessi.
Ma cos’è che ci permette di vedere quel cielo stellato? Quella luce di speranza che ci illumina e ci rasserena?
Io penso sia la nostra mente, la nostra immaginazione, la nostra fantasia.
Penso che l’uomo abbia capacità immense e il nostro cervello è una di queste.
L’immaginazione è uno strumento straordinario che tutti noi abbiamo e che tutti noi possiamo e dobbiamo allenare. Ci permette di vivere, viaggiare e soprattutto di alzare lo sguardo e vedere, finalmente, il cielo, ci toglie la benda dagli occhi, ci libera. Questo fa l’immaginazione.
Per permettere a questa di compiere il suo lavoro, però, ci vuole molta forza, volontà, perché non è una cosa automatica.
La mia opera rappresenta in maniera molto semplice questo concetto. In primo piano vi è una donna che si lascia travolgere dalla sua fantasia nonostante sia circondata dalle tenebre. È serena.
La tecnica che ho deciso di usare è olio su tela, che mi permette di essere molto sciolta nelle pennellate e libera, dare un senso di dinamicità soprattutto per la rappresentazione astratta delle idee che partono dalla testa della ragazza e si disperdono in maniera casuale, portando luce e gioia sullo sfondo.
Questa ragazza, che rappresenta tutti noi, ha lottato e ha vinto, spinta dalla sua forza di volontà, dal coraggio di affrontare le sue paure dando sfogo al suo “io interiore”, andando oltre la realtà che la circonda, cambiandola, raggirandola e rendendola più sopportabile.
Ricordando che non sono gli occhi che vedono ma è la nostra mente che decide come e cosa vedere.