opera
Let’s Play?!
categoria | Altro |
soggetto | Politico/Sociale, Paesaggio, Astratto |
tags | |
base | 200 cm |
altezza | 150 cm |
profondità | 30 cm |
anno | 2017 |
LET’S PLAY?!
Tatiana Villani, installazione video a 5 canali, 2017
Il progetto rappresenta la migrazione come schiuma sulla cresta delle onde che si sposta nei mari da una costa all’altra. La schiuma, tecnicamente, si crea attraverso immissione di energia in un sistema; la tensione genera una struttura instabile, in cui l’unione tra liquidi e gas produce agglomerati di bolle. La migrazione ci sembra assumere la forma di un cumulo impersonale di bolle-persone senza identità, siamo colpiti da questo agglomerato apparentemente indistinto che si muove e si modifica. La continua esposizione ad immagini dolorose produce una specie di muro protettivo, de-personalizza, allontana la partecipazione empatica dello spettatore. In questo progetto video l’idea è che una metafora diventi la chiave per creare un’apertura e una riflessione personale. Nel tentativo di portare questa pesante realtà nel suo insieme entro i limiti dell’accettabile, Let’s play!? costruisce un modello metaforico del sistema, che evidenzi i movimenti delle forze, grazie all’uso di una piscina gonfiabile per bambini, in cui due rive diventano visibili, due micro-mondi. Il mare è scosso, creando schiuma che viene portata via dalla “costa” dove è nata, attraverso dell’aria spinta o con altri mezzi di trasporto. Tutto è costruito come un modellino per bambini, agito con giocattoli o strumenti divertenti. Let’s play!? è pensata come un’installazione multicanale per creare un’analogia con la Babele mediatica.
Video credit Riprese: Alessandro Giannetti, Bärbel Reinhard. Assistenti: Manuel Perna, Chiara Verona. Giocatori: Ares Delgado Verona, Gea Delgado Verona, Ester Bertolani, Manuel Perna, Tatiana Villani. Sonoro: Bärbel Reinhard, Tatiana Villani. Montaggio: Tatiana Villani. Ringraziamenti: Giacomo Verde
Tatiana Villani, installazione video a 5 canali, 2017
Il progetto rappresenta la migrazione come schiuma sulla cresta delle onde che si sposta nei mari da una costa all’altra. La schiuma, tecnicamente, si crea attraverso immissione di energia in un sistema; la tensione genera una struttura instabile, in cui l’unione tra liquidi e gas produce agglomerati di bolle. La migrazione ci sembra assumere la forma di un cumulo impersonale di bolle-persone senza identità, siamo colpiti da questo agglomerato apparentemente indistinto che si muove e si modifica. La continua esposizione ad immagini dolorose produce una specie di muro protettivo, de-personalizza, allontana la partecipazione empatica dello spettatore. In questo progetto video l’idea è che una metafora diventi la chiave per creare un’apertura e una riflessione personale. Nel tentativo di portare questa pesante realtà nel suo insieme entro i limiti dell’accettabile, Let’s play!? costruisce un modello metaforico del sistema, che evidenzi i movimenti delle forze, grazie all’uso di una piscina gonfiabile per bambini, in cui due rive diventano visibili, due micro-mondi. Il mare è scosso, creando schiuma che viene portata via dalla “costa” dove è nata, attraverso dell’aria spinta o con altri mezzi di trasporto. Tutto è costruito come un modellino per bambini, agito con giocattoli o strumenti divertenti. Let’s play!? è pensata come un’installazione multicanale per creare un’analogia con la Babele mediatica.
Video credit Riprese: Alessandro Giannetti, Bärbel Reinhard. Assistenti: Manuel Perna, Chiara Verona. Giocatori: Ares Delgado Verona, Gea Delgado Verona, Ester Bertolani, Manuel Perna, Tatiana Villani. Sonoro: Bärbel Reinhard, Tatiana Villani. Montaggio: Tatiana Villani. Ringraziamenti: Giacomo Verde