opera
Libero arbitrio
categoria | Pittura |
soggetto | Figura umana |
tags | Carte, Manichini, Figura umana, surreale, Giocatori di carte, Collage |
base | 85 cm |
altezza | 85 cm |
profondità | 39 cm |
anno | 2022 |
Acrilico e applicazioni polimateriche su tavola in legno
Quest’opera si presenta come una tavola con quattro soggetti intenti a giocare a carte. I quattro personaggi sono simili tra di loro, sono tutti e quattro dei modelli, costruiti da un'entità sconosciuta, con pezzi ripetitivi. Le caratteristiche più immediate, che li differenziano l’uno dall'altro sono, la quantità di braccia di cui sono stati dotati e la qualità e la quantità di carte presenti nella loro testa.
Esse sono impersonali e avvolte in un limbo, che enfatizza l’atmosfera surrealista dell’opera. La loro poca caratterizzazione dei tratti ha lo scopo di renderle universali, valide per ogni tempo e spazio.
Questa scena è usata per parlare della realtà umana, in particolare del libero arbitrio, che è evidente non ci sia, in quanto ogni personaggio è già dotato di alcune caratteristiche che lo porterà, inevitabilmente, a compiere certe scelte, esattamente come avviene durante una partita a carte.
Dunque, le carte nella testa rappresentano le capacità intellettive intrinseche in ogni individuo e le braccia invece le loro abilità di rapportarsi con il mondo, quali sensibilità o carisma.
Un ultimo fattore sono le carte presenti sul tavolo, che rappresentano il contesto sociale e politico in cui si ritrovano I personaggi, che può essere più o meno compatibile con le loro carte, determinando così le loro scelte.
Quest’opera si presenta come una tavola con quattro soggetti intenti a giocare a carte. I quattro personaggi sono simili tra di loro, sono tutti e quattro dei modelli, costruiti da un'entità sconosciuta, con pezzi ripetitivi. Le caratteristiche più immediate, che li differenziano l’uno dall'altro sono, la quantità di braccia di cui sono stati dotati e la qualità e la quantità di carte presenti nella loro testa.
Esse sono impersonali e avvolte in un limbo, che enfatizza l’atmosfera surrealista dell’opera. La loro poca caratterizzazione dei tratti ha lo scopo di renderle universali, valide per ogni tempo e spazio.
Questa scena è usata per parlare della realtà umana, in particolare del libero arbitrio, che è evidente non ci sia, in quanto ogni personaggio è già dotato di alcune caratteristiche che lo porterà, inevitabilmente, a compiere certe scelte, esattamente come avviene durante una partita a carte.
Dunque, le carte nella testa rappresentano le capacità intellettive intrinseche in ogni individuo e le braccia invece le loro abilità di rapportarsi con il mondo, quali sensibilità o carisma.
Un ultimo fattore sono le carte presenti sul tavolo, che rappresentano il contesto sociale e politico in cui si ritrovano I personaggi, che può essere più o meno compatibile con le loro carte, determinando così le loro scelte.