Memorabilia

opera
Memorabilia
Memorabilia
categoria Illustrazione
soggetto Politico/Sociale, Figura umana
tags Sant'Anna di Stazzema, strage di serie b, memoria
base 112 cm
altezza 96 cm
profondità 0 cm
anno 2020
Memorabilia
112x96cm Adele
72x67cm Enrico
Disegno e ricamo su lino, capelli, ago chirurgico.

I memorabilia (dal latino memorare, quindi ricordare, tenere nella memoria) sono un fenomeno di carattere sociale ed emotivo.
La memoria è conservazione di ciò che è accaduto, ma anche sinonimo di trasformazione e scioglimento.
Ho impegnato questo vuoto di relazioni tangibili congelando con il disegno e poi con il ricamo, usato come un mantra, i protagonisti di un episodio accaduto durante la fine della Seconda Guerra Mondiale sulle montagne di Sant’Anna di Stazzema, appartenente ad uno dei drammi italiani più efferati e disumani, ma anche meno ricordati.
Lei è Adele Pardini e lui è Enrico Pieri, Presidente dell’Associazione Martiri di Sant’Anna di Stazzema, primi due di una serie di cinque.
Il tentativo, effimero, di fermare una storia tramite un’immagine fa parte della mia ricerca sulla conservazione e trasmissione di memorie che in questo caso si intreccia con la memoria biologica personale e con il senso stesso delle tracce dell’esistenza.

All’interno di un segno grafico vi è la narrazione che si trasmette mediante il mio bagaglio genetico, culturale e mnemonico. L’unica certezza è la durevo- lezza del capello, che muore dopo pochi anni ma che rimane permanente (si hanno dei ritrovamenti intatti di capelli risalenti a cinque mila anni fa).

I capelli usati, integri dal bulbo alla lunghezza, sono caduti da soli e sono frutto di conservazione e archiviazione per lunghezza e colore.
Nietzsche considerava i capelli “come una leggera trama cui agganciare i propri pensieri spirituali, un filtro di separazione del materiale e dell’istintivo da quello che è spirito e anima ”.
I capelli conservano il Dna, ma essendo parte di qualcosa di molto più com- plesso immagino che abbiano la capacità di trattenere pensieri e memorie che si sigillano, come una sorta di pellicola impressa di immagini, nel momento in cui cadono alla fine della loro crescita.
La raccolta di essi assicura quindi un archivio non visibile, che tramanderà per un utopico “per sempre” la storia di una popolazione di uomini e donne un tempo bambini, che persero il loro diritto all’infanzia.
artista
Irene Lupi
Digital artist, Video artista, Livorno
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