opera
Mitosi
categoria | Scultura |
soggetto | Natura, Astratto |
tags | Torino, Museo Piscina, Samuel Di Blasi, Mitosi |
base | 350 cm |
altezza | 190 cm |
profondità | 50 cm |
anno | 2024 |
Mitosi 2024, resina, pezzo unico, Museo a cielo aperto di Piscina (To)
Sul muro di mattoni a vista, brandello di una storia passata adiacente al palazzo comunale di Piscina, Di Blasi presenta un modellato in vetroresina dal titolo “Mitosi”. La situazione plastica, nel suo elaborare plasticamente un processo germinativo, ora s’ insinua tra gli anfratti creati dal tempo ora scorre aggettante sulla superficie.
E’ proprio della sua cifra stilistica coniugare la forma con l’identità del materiale usato, andando a produrre interventi che entrino in simbiotica relazione con l’ambiente in cui sono collocati. Il suo modo di procedere è leggero, coinvolgente, attira l’occhio dell’osservatore in una connessione di corrispondenza narrativa, che trova nuove sequenze nella partecipazione dell’osservatore. La percezione di una progressiva evoluzione plastica in sospensione, l’equilibrio precario delle forme, la cromia dorata dà al modellato una sinuosità in divenire che in questo caso sollecita una sorta di azzardo tattile. Le sue proposte scultoree sono sostenute da un costante connubio tra arte e contesto circostante, in una relazione di perfetta armonia e in sintonia con la comunità che l’accoglie. «L’arte è il respiro invisibile - spiega Di Blasi - che collega il nostro essere radicato nella terra al nostro io che si espande attraverso lo spazio, crescendo come una pianta che si nutre della storia». «In “Mitosi”- afferma l’ autore - l’osservatore diventa parte di questo ciclo vitale che svela la continuità tra il passato rappresentato da un muro storico nel comune di Piscina e il presente, dove la ma- teria resinosa, attraverso il dialogo con la natura e il tempo, rende visibile ciò che è nascosto proprio come se fosse un prezioso ricordo. Le opere site - specific “Mitosi” si completeranno in questo trittico che oltre a Piscina vedrà nascere nel 2025 nuove sculture a Tampere in Finlandia e in fine a dicembre 2024 ad Alba la mia città.»
(Cinzia Orlando - critico d'arte)
Sul muro di mattoni a vista, brandello di una storia passata adiacente al palazzo comunale di Piscina, Di Blasi presenta un modellato in vetroresina dal titolo “Mitosi”. La situazione plastica, nel suo elaborare plasticamente un processo germinativo, ora s’ insinua tra gli anfratti creati dal tempo ora scorre aggettante sulla superficie.
E’ proprio della sua cifra stilistica coniugare la forma con l’identità del materiale usato, andando a produrre interventi che entrino in simbiotica relazione con l’ambiente in cui sono collocati. Il suo modo di procedere è leggero, coinvolgente, attira l’occhio dell’osservatore in una connessione di corrispondenza narrativa, che trova nuove sequenze nella partecipazione dell’osservatore. La percezione di una progressiva evoluzione plastica in sospensione, l’equilibrio precario delle forme, la cromia dorata dà al modellato una sinuosità in divenire che in questo caso sollecita una sorta di azzardo tattile. Le sue proposte scultoree sono sostenute da un costante connubio tra arte e contesto circostante, in una relazione di perfetta armonia e in sintonia con la comunità che l’accoglie. «L’arte è il respiro invisibile - spiega Di Blasi - che collega il nostro essere radicato nella terra al nostro io che si espande attraverso lo spazio, crescendo come una pianta che si nutre della storia». «In “Mitosi”- afferma l’ autore - l’osservatore diventa parte di questo ciclo vitale che svela la continuità tra il passato rappresentato da un muro storico nel comune di Piscina e il presente, dove la ma- teria resinosa, attraverso il dialogo con la natura e il tempo, rende visibile ciò che è nascosto proprio come se fosse un prezioso ricordo. Le opere site - specific “Mitosi” si completeranno in questo trittico che oltre a Piscina vedrà nascere nel 2025 nuove sculture a Tampere in Finlandia e in fine a dicembre 2024 ad Alba la mia città.»
(Cinzia Orlando - critico d'arte)