opera
Nudo su fondo di nudo – Nu sur fond de nu
categoria | Video |
soggetto | Figura umana, Bellezza |
tags | Nudo, Mostra del Nudo a Bologna, Foed Ben Affane, senso del pudore, nudità e bellezza |
minuti | 12 |
secondi | 0 |
anno | 2004 |
“Nu su fond de nu” (doc. sper., col, 12’) selezionato alle “Rencontres internationales Paris-Berlin” Parigi, e 2005, Pulsar, Accion video, Caracas, 2006 (vers. it. Nudo su fondo di nudo). Ecco la presentazione del video:
Nudo su fondo di nudo
(Documentario sperimentale di una performance di Foed Ben Affane realizzata il 9 maggio 2004 alla Galleria d’Arte Moderna di Bologna)
Il codice napoleonico, che ha influenzato gran parte della legislazione europea, sanziona il corpo privo di vesti. Mentre tutto sembra permesso nei media, nella vita quotidiana in Italia come ovunque, siamo rimasti agli «atti osceni in luogo pubblico», all’oltraggio al pudore.
Anche trent’anni dopo le performance della Abramovic il corpo nudo non può essere considerato come cosa naturale.
Ecco l’argomento di discussione di un piccolo gruppo di studenti di Brera in marzo - aprile 2004 al Caffé Victoria a Milano, (café scelto naturalmente per via del nome). Erano stimolati da Foed Ben Affane, un giovane artista di origini franco-algerine iscritto a Brera, e che cominciava ad interessarsi al mondo del concettuale.
L’occasione della grande mostra sul nudo a Bologna (Il nudo fra ideale e realtà, organizzata da Peter Weiermeier) fece nascere l’esigenza di confrontarsi e di incontrare, di ricercare almeno un contatto, col mondo dell’arte et sopratutto col suo pubblico
Pertanto l’8 giugno Foed circola nudo tra i quadri e le sculture di Bologna, tra un pubblico diviso tra indifferenza (finta?) e giocosa partecipazione. E il 9 giugno l’operazione si ripete con una semi-autorizzazione del direttore ma con qualche piccolo incidente al guardaroba, dove Foed voleva lasciare i vestiti.
Il video presenta un montaggio in 12 min della performance del 9/05/04 con 2 frammenti di intervista di Foed al Bar Victoria
Una musica originale minimalista composta espressamente dal giovane musicista Alessandro Sironi (diplomatosi in pianoforte al Conservatorio con I quadri di una esposizione de Mussorskj), e suonata in gran parte tamburellando sul piano, accompagna a momenti le evoluzioni del performer.
(Kika Bohr)
Nudo su fondo di nudo
(Documentario sperimentale di una performance di Foed Ben Affane realizzata il 9 maggio 2004 alla Galleria d’Arte Moderna di Bologna)
Il codice napoleonico, che ha influenzato gran parte della legislazione europea, sanziona il corpo privo di vesti. Mentre tutto sembra permesso nei media, nella vita quotidiana in Italia come ovunque, siamo rimasti agli «atti osceni in luogo pubblico», all’oltraggio al pudore.
Anche trent’anni dopo le performance della Abramovic il corpo nudo non può essere considerato come cosa naturale.
Ecco l’argomento di discussione di un piccolo gruppo di studenti di Brera in marzo - aprile 2004 al Caffé Victoria a Milano, (café scelto naturalmente per via del nome). Erano stimolati da Foed Ben Affane, un giovane artista di origini franco-algerine iscritto a Brera, e che cominciava ad interessarsi al mondo del concettuale.
L’occasione della grande mostra sul nudo a Bologna (Il nudo fra ideale e realtà, organizzata da Peter Weiermeier) fece nascere l’esigenza di confrontarsi e di incontrare, di ricercare almeno un contatto, col mondo dell’arte et sopratutto col suo pubblico
Pertanto l’8 giugno Foed circola nudo tra i quadri e le sculture di Bologna, tra un pubblico diviso tra indifferenza (finta?) e giocosa partecipazione. E il 9 giugno l’operazione si ripete con una semi-autorizzazione del direttore ma con qualche piccolo incidente al guardaroba, dove Foed voleva lasciare i vestiti.
Il video presenta un montaggio in 12 min della performance del 9/05/04 con 2 frammenti di intervista di Foed al Bar Victoria
Una musica originale minimalista composta espressamente dal giovane musicista Alessandro Sironi (diplomatosi in pianoforte al Conservatorio con I quadri di una esposizione de Mussorskj), e suonata in gran parte tamburellando sul piano, accompagna a momenti le evoluzioni del performer.
(Kika Bohr)