opera
Per una geografia erratica delle nuvole (o del diritto nomadico degli esseri viventi). Del Confine
categoria | Fotografia |
soggetto | Politico/Sociale, Natura |
tags | #migrazione, #spostamento, #confini, #nuvole |
base | 97 cm |
altezza | 44 cm |
profondità | 2 cm |
anno | 2019 |
Installazione fotografica composta da più stampe fotografiche ricamate con filo da cucito, incorniciate insieme
Due stampe fotografiche 30x40 cm incorniciate una accanto all'altra/2 stampe fotografiche 20x30 cm incorniciate una accanto all'altra/ 3 stampe fotografiche 20x30 incorniciate singolarmente
Tiratura: 3copie.
Il lavoro si compone di due capitoli, che trovano espressione in gruppi di immagini.
Allude a una delle opere più monumentali -benché immateriali- realizzate dall’essere umano: i confini, ossia la divisione più o meno arbitraria dello spazio che, nel momento in cui lo misura, lo definisce. Eppure tali definizioni non sono permanenti ma subiscono variazioni nel tempo: sono come ricami effimeri e arbitrari sulla superficie della terra, a cui tuttavia sono attribuiti potere assoluto e valore innegabile. A volte ne seguono la conformazione, altre ancora sono stabiliti da chi detiene il potere dominante. Ora sono barriere più o meno osmotiche a seconda di chi sia il soggetto che le attraversa
Due stampe fotografiche 30x40 cm incorniciate una accanto all'altra/2 stampe fotografiche 20x30 cm incorniciate una accanto all'altra/ 3 stampe fotografiche 20x30 incorniciate singolarmente
Tiratura: 3copie.
Il lavoro si compone di due capitoli, che trovano espressione in gruppi di immagini.
Allude a una delle opere più monumentali -benché immateriali- realizzate dall’essere umano: i confini, ossia la divisione più o meno arbitraria dello spazio che, nel momento in cui lo misura, lo definisce. Eppure tali definizioni non sono permanenti ma subiscono variazioni nel tempo: sono come ricami effimeri e arbitrari sulla superficie della terra, a cui tuttavia sono attribuiti potere assoluto e valore innegabile. A volte ne seguono la conformazione, altre ancora sono stabiliti da chi detiene il potere dominante. Ora sono barriere più o meno osmotiche a seconda di chi sia il soggetto che le attraversa