opera
POETRY AS A FORM OF RAPID MOVEMENT OF THE EYES – EXERCISE 3
categoria | Installazione |
soggetto | Natura, Figura umana, Architettura |
tags | |
base | 130 cm |
altezza | 169 cm |
profondità | 30 cm |
anno | 2019 |
Assemblaggio di organza e carta stampate con riporto a solvente, legno e materiali vari. 3 elementi 27x40x5 cm ciascuno, 1 elemento 31,5x44,5 cm.
Che cos’è altro la poesia se non un rapido movimento degli occhi di verso in verso, di elemento in elemento? Qual è il movimento che gli occhi devono fare per fare poesia? Come si pone l’osservatore nei confronti del testo da leggere, dell’oggetto da osservare, come si pone l’osservatore nei confronti dell’opera d’arte e quali dinamiche scaturiscono da questa relazione? Il progetto “Poetry as a form of rapid movement of the eyes” è composto da una serie di opere denominate “Exercise”: esercizi per allenare e sensibilizzare l’occhio e conseguentemente il cervello, al vedere poetico, a vedere l’arte. Le immagini fotografiche statiche, il video e i file audio, che compongono i vari esercizi del progetto, hanno tutti fondamento strutturale, temporale e acustico sulla spirale di Fibonacci. La spirale di Fibonacci è costruita su quadrati di lato pari ai numeri della successione omonima: 1, 1, 2, 3, 5, 8, 13, 21… e approssimativamente si avvicina alla spirale aurea, conferendo ulteriore armonia all’andamento concentrico, ipnotico e ripetitivo e aumentando di conseguenza la concentrazione e la capacità “poetica” di vedere dell’osservatore. Il primo esercizio consiste nell’esecuzione di nove movimenti base degli occhi: davanti, alto, basso, destra, sinistra, destra alto, destra basso, sinistra alto e sinistra basso. Il secondo esercizio consiste nell’esecuzione dei movimenti degli occhi basati sull’osservazione in sequenza degli otto punti di intersezione tra la spirale di Fibonacci e i vertici dei quadrati su cui è costruita, rispettando il ritmo temporale suggerito dalla sequenza di note abbinate ad ogni intersezione. I movimenti degli occhi devono essere eseguiti a partire dalla prima in basso a sinistra e proseguendo in senso orario verso il polo della spirale stessa: SI per 13 secondi, LA per otto secondi, DO per 5 secondi, SOL per tre secondi, MI per 3 secondi, RE per un secondo, DO per un secondo, DO per tornare all’inizio della sequenza. Il terzo esercizio consiste nella lettura degli elementi della frase: “poetry as a form of rapid movement of the eyes”, abbinati ciascuno ad una intersezione sempre a partire dalla prima in basso a sinistra e proseguendo in senso orario verso il polo della spirale, osservando solo con l’occhio sinistro, con entrambi e infine solo con l’occhio destro. Dando per acquisita la capacità di rispettare il ritmo, la successione spaziale e temporale dei punti di intersezione, il quarto esercizio consiste nel riuscire a seguire visivamente e acusticamente gli elementi della frase “poetry as a form of rapid movement of the eyes” in Inglese ripetuti e sovrapposti perfettamente in Italiano “poesia come forma di rapido movimento degli occhi” e in Spagnolo “poesía como forma de rápido movimiento de los ojos” rispettando sempre la successione spaziale e temporale dei punti di intersezione.
Che cos’è altro la poesia se non un rapido movimento degli occhi di verso in verso, di elemento in elemento? Qual è il movimento che gli occhi devono fare per fare poesia? Come si pone l’osservatore nei confronti del testo da leggere, dell’oggetto da osservare, come si pone l’osservatore nei confronti dell’opera d’arte e quali dinamiche scaturiscono da questa relazione? Il progetto “Poetry as a form of rapid movement of the eyes” è composto da una serie di opere denominate “Exercise”: esercizi per allenare e sensibilizzare l’occhio e conseguentemente il cervello, al vedere poetico, a vedere l’arte. Le immagini fotografiche statiche, il video e i file audio, che compongono i vari esercizi del progetto, hanno tutti fondamento strutturale, temporale e acustico sulla spirale di Fibonacci. La spirale di Fibonacci è costruita su quadrati di lato pari ai numeri della successione omonima: 1, 1, 2, 3, 5, 8, 13, 21… e approssimativamente si avvicina alla spirale aurea, conferendo ulteriore armonia all’andamento concentrico, ipnotico e ripetitivo e aumentando di conseguenza la concentrazione e la capacità “poetica” di vedere dell’osservatore. Il primo esercizio consiste nell’esecuzione di nove movimenti base degli occhi: davanti, alto, basso, destra, sinistra, destra alto, destra basso, sinistra alto e sinistra basso. Il secondo esercizio consiste nell’esecuzione dei movimenti degli occhi basati sull’osservazione in sequenza degli otto punti di intersezione tra la spirale di Fibonacci e i vertici dei quadrati su cui è costruita, rispettando il ritmo temporale suggerito dalla sequenza di note abbinate ad ogni intersezione. I movimenti degli occhi devono essere eseguiti a partire dalla prima in basso a sinistra e proseguendo in senso orario verso il polo della spirale stessa: SI per 13 secondi, LA per otto secondi, DO per 5 secondi, SOL per tre secondi, MI per 3 secondi, RE per un secondo, DO per un secondo, DO per tornare all’inizio della sequenza. Il terzo esercizio consiste nella lettura degli elementi della frase: “poetry as a form of rapid movement of the eyes”, abbinati ciascuno ad una intersezione sempre a partire dalla prima in basso a sinistra e proseguendo in senso orario verso il polo della spirale, osservando solo con l’occhio sinistro, con entrambi e infine solo con l’occhio destro. Dando per acquisita la capacità di rispettare il ritmo, la successione spaziale e temporale dei punti di intersezione, il quarto esercizio consiste nel riuscire a seguire visivamente e acusticamente gli elementi della frase “poetry as a form of rapid movement of the eyes” in Inglese ripetuti e sovrapposti perfettamente in Italiano “poesia come forma di rapido movimento degli occhi” e in Spagnolo “poesía como forma de rápido movimiento de los ojos” rispettando sempre la successione spaziale e temporale dei punti di intersezione.