opera
presepio in movimento
categoria | Installazione |
soggetto | Viaggi |
tags | |
base | 130 cm |
altezza | 60 cm |
profondità | 50 cm |
anno | 2019 |
La nascita di ogni opera d’arte è la sua continuità…
in un credo, in un percorso, in un motore propulsivo che è sempre di natura spirituale…ed ecco che non è difficile comprendere il perché della realizzazione di un presepio in una automobile cult del design italiano, come la 500. L’arte nella sua essenza non andrebbe descritta, ma sentita in un tempo senza tempo, come la vita di un bambino sempre vivo, che nonostante la frenesia odierna ci invita alla sosta, per decidere quale sia la strada da percorrere nella vita. Sta, come accade per ogni fede, negli occhi dell’osservatore dell’opera artistica, accogliere il significato di un racconto, forse sempre uguale, ma in grado di suscitare emozioni sempre nuove. La libera interpretazione di una creazione umana, che contempla il creato di Dio, questo come senso del compito di un artista e designer contemporaneo come il bagherese Carmelo Maria Carollo, che inizia la sua ricerca di rielaborazione dell’iconografia tradizionale presepista già nel 2009. I suoi micro presepi dal diametro di 10 cm sono connubi tra plexiglas e metallo prezioso, si distinguono per rappresentazione della natività in chiave innovativa, lavorazione dei materiali e simbolismi a tratti concettuali.
La ricerca di C.M. Carollo, si concentra inizialmente sullo studio di forme espressive più classiche della natività come quelle di Giotto, in un secondo momento si dedica alla rielaborazione del sacro mimetizzata dei grandi artisti come Giorgio de Chirico e la sua metafisica, Cornelis Mondriaan ed il suo neoplasticismo, Pablo Picasso e la sua rivoluzione cubista nell’arte contemporanea, giunge infine ad una interpretazione quasi grafica e a geometrie simili alla POPART, regalando all’osservatore una visione del tutto nuova del mondo del presepe.
Fondamentale diventa per l’artista e designer uno stacco rispetto al concetto di pittura o scultura nell’arte sacra tradizionale legata alla natività, con l’uso di materiali plastici da un lato e dall’altro dei metalli, la mano umana che forgia e plasma, rendendo gioia(gioiello) anche un materiale duro attraverso un visione caritatevole e di fede cristiana basata sull’amore, non solo nel contesto della nascita di una vita come quella di Gesù, ma anche verso l’amore di un ideale e di amore per la vita.
Alcuni dei micro presepi di C.M. Carollo sono stati già oggetto di dono a Papa Francesco, il quale ne ha apprezzato l’unicità rappresentativa.
C.M. Carollo accoglie dunque l’appello di papa Francesco agli artisti attraverso le sue opere.
“I doni che avete ricevuto sono per ognuno di voi una responsabilità e una missione. I doni e i talenti non devono essere impiegati per la ricerca di una vana gloria o di una facile popolarità. Voi siete chiamati, mediante i vostri doni, attingendo alla fonte spirituale, a proporre un modo alternativo di intendere la qualità della vita, e incoraggiare uno stile di vita profetico, capace di gioire profondamente senza essere ossessionati dal consumo, gli artisti sono chiamati alla creazione di oasi di bellezza, nelle nostre città. VOI SIETE CHIAMATI A CONOSCERE LA GRATUITA’ DELLA BELLEZZA.” PAPA FRANCESCO
DESCRIZIONE E SINOSSI DEL PRESEPIO IN 500 DI CARMELO MARIA CAROLLO REALIZZATO NELLA 500 DI LORENZO DI SALVO
La scena principale del presepio di C.M. Carollo è rappresentata all’ interno del vano bagagliaio anteriore della FIAT 500 di Lorenzo Di Salvo.
La base del presepe è in forex (materiale plastico in PVC) verniciato nero, il non colore del caos, ma allo stesso tempo della densità della materia universale, rappresentazione della conclusione apparente di una fase vitale dalla quale invece prenderà vita l’opera sacra e la natività. Da questa base emerge un vulcano (monte Etna), che simboleggia l’indomabilità e la meraviglia della creazione divina, e dal cui fuoco sacro nascerà una esplosione di vita, infinite creature pure ed alate, che saranno cosparse lungo e sull’automobile. Lo sfondo del presepio è composto da due ali d’angelo (in forex verniciato bianco), un richiamo all’Annunciazione del Signore. Le alette d’estremità sono piegate a caldo, sulle quali sono state applicate con colla a caldo piume astratte colorate in plexiglas, queste ultime vogliono essere simbolo dell’Avvento dell’incarnazione del divino. Le ali rappresentano dunque una sorta di atterraggio avvenuto, portando con se la gioia di un mondo di colori primari, e simboleggiando l’essenza del messaggio cristiano legato alla natività, rifacendosi alla ricerca di armonia ed equilibrio neoplastico di Mondriaan e alla scena principale. Sulla scena centrale, un presepe realizzato in plexiglas e ottone, dal diametro di 35 cm, raffigurante in varie sezioni, gli elementi tradizionali del presepio e l’immagine di Papa Francesco. La scelta circolare del presepe, è legata al simbolo del corpo di Cristo e alla sua resurrezione in forma di luce. Sulla cappelliera invece si può osservare un micro presepe su sfondo blu, ispirato a Picasso, retto da due figure angeliche, una maschile ed una femminile nudi e puri senza peccato nell’amore, che uniti sorreggono nelle loro mani l’ideale estremo “AMOR VINCIT OMNIA ET NOS CEDAMUS AMORI” (L’amore vince tutto, arrendiamoci anche noi all’amore.) Una opera d’arte ha sempre una vita propria, che confina con il logos, la poesia e la filosofia. L’oggetto prende vita dal momento in cui l’osservatore coglie il mistero di elementi non spiegabili a parole, ma percepiti come senso. Il presepio in movimento, in cui un cambiamento di direzione verso l’amore di Dio, rappresenta la parte divina sopravvissuta negli esseri umani.
in un credo, in un percorso, in un motore propulsivo che è sempre di natura spirituale…ed ecco che non è difficile comprendere il perché della realizzazione di un presepio in una automobile cult del design italiano, come la 500. L’arte nella sua essenza non andrebbe descritta, ma sentita in un tempo senza tempo, come la vita di un bambino sempre vivo, che nonostante la frenesia odierna ci invita alla sosta, per decidere quale sia la strada da percorrere nella vita. Sta, come accade per ogni fede, negli occhi dell’osservatore dell’opera artistica, accogliere il significato di un racconto, forse sempre uguale, ma in grado di suscitare emozioni sempre nuove. La libera interpretazione di una creazione umana, che contempla il creato di Dio, questo come senso del compito di un artista e designer contemporaneo come il bagherese Carmelo Maria Carollo, che inizia la sua ricerca di rielaborazione dell’iconografia tradizionale presepista già nel 2009. I suoi micro presepi dal diametro di 10 cm sono connubi tra plexiglas e metallo prezioso, si distinguono per rappresentazione della natività in chiave innovativa, lavorazione dei materiali e simbolismi a tratti concettuali.
La ricerca di C.M. Carollo, si concentra inizialmente sullo studio di forme espressive più classiche della natività come quelle di Giotto, in un secondo momento si dedica alla rielaborazione del sacro mimetizzata dei grandi artisti come Giorgio de Chirico e la sua metafisica, Cornelis Mondriaan ed il suo neoplasticismo, Pablo Picasso e la sua rivoluzione cubista nell’arte contemporanea, giunge infine ad una interpretazione quasi grafica e a geometrie simili alla POPART, regalando all’osservatore una visione del tutto nuova del mondo del presepe.
Fondamentale diventa per l’artista e designer uno stacco rispetto al concetto di pittura o scultura nell’arte sacra tradizionale legata alla natività, con l’uso di materiali plastici da un lato e dall’altro dei metalli, la mano umana che forgia e plasma, rendendo gioia(gioiello) anche un materiale duro attraverso un visione caritatevole e di fede cristiana basata sull’amore, non solo nel contesto della nascita di una vita come quella di Gesù, ma anche verso l’amore di un ideale e di amore per la vita.
Alcuni dei micro presepi di C.M. Carollo sono stati già oggetto di dono a Papa Francesco, il quale ne ha apprezzato l’unicità rappresentativa.
C.M. Carollo accoglie dunque l’appello di papa Francesco agli artisti attraverso le sue opere.
“I doni che avete ricevuto sono per ognuno di voi una responsabilità e una missione. I doni e i talenti non devono essere impiegati per la ricerca di una vana gloria o di una facile popolarità. Voi siete chiamati, mediante i vostri doni, attingendo alla fonte spirituale, a proporre un modo alternativo di intendere la qualità della vita, e incoraggiare uno stile di vita profetico, capace di gioire profondamente senza essere ossessionati dal consumo, gli artisti sono chiamati alla creazione di oasi di bellezza, nelle nostre città. VOI SIETE CHIAMATI A CONOSCERE LA GRATUITA’ DELLA BELLEZZA.” PAPA FRANCESCO
DESCRIZIONE E SINOSSI DEL PRESEPIO IN 500 DI CARMELO MARIA CAROLLO REALIZZATO NELLA 500 DI LORENZO DI SALVO
La scena principale del presepio di C.M. Carollo è rappresentata all’ interno del vano bagagliaio anteriore della FIAT 500 di Lorenzo Di Salvo.
La base del presepe è in forex (materiale plastico in PVC) verniciato nero, il non colore del caos, ma allo stesso tempo della densità della materia universale, rappresentazione della conclusione apparente di una fase vitale dalla quale invece prenderà vita l’opera sacra e la natività. Da questa base emerge un vulcano (monte Etna), che simboleggia l’indomabilità e la meraviglia della creazione divina, e dal cui fuoco sacro nascerà una esplosione di vita, infinite creature pure ed alate, che saranno cosparse lungo e sull’automobile. Lo sfondo del presepio è composto da due ali d’angelo (in forex verniciato bianco), un richiamo all’Annunciazione del Signore. Le alette d’estremità sono piegate a caldo, sulle quali sono state applicate con colla a caldo piume astratte colorate in plexiglas, queste ultime vogliono essere simbolo dell’Avvento dell’incarnazione del divino. Le ali rappresentano dunque una sorta di atterraggio avvenuto, portando con se la gioia di un mondo di colori primari, e simboleggiando l’essenza del messaggio cristiano legato alla natività, rifacendosi alla ricerca di armonia ed equilibrio neoplastico di Mondriaan e alla scena principale. Sulla scena centrale, un presepe realizzato in plexiglas e ottone, dal diametro di 35 cm, raffigurante in varie sezioni, gli elementi tradizionali del presepio e l’immagine di Papa Francesco. La scelta circolare del presepe, è legata al simbolo del corpo di Cristo e alla sua resurrezione in forma di luce. Sulla cappelliera invece si può osservare un micro presepe su sfondo blu, ispirato a Picasso, retto da due figure angeliche, una maschile ed una femminile nudi e puri senza peccato nell’amore, che uniti sorreggono nelle loro mani l’ideale estremo “AMOR VINCIT OMNIA ET NOS CEDAMUS AMORI” (L’amore vince tutto, arrendiamoci anche noi all’amore.) Una opera d’arte ha sempre una vita propria, che confina con il logos, la poesia e la filosofia. L’oggetto prende vita dal momento in cui l’osservatore coglie il mistero di elementi non spiegabili a parole, ma percepiti come senso. Il presepio in movimento, in cui un cambiamento di direzione verso l’amore di Dio, rappresenta la parte divina sopravvissuta negli esseri umani.