Primavera in Sospeso

L’installazione Primavera in Sospeso, realizzata insieme all'artista canadese Jennie Suddick, nasce da una ri-esaminazione della Primavera di Botticelli, immagine iconica spesso romanticizzata e commercializzata, decostruendola e ricollocandola, con le sue infinite iterazioni, come souvenir e cartoline. Usando materiali spesso trovati in entrambi i lavori delle due artiste, compresi carta e plastica ritagliata, lana, fili, e capelli sintetici, l’istallazione crea la sensazione che l’immagine familiare di Botticelli sia esplosa su sé stessa, legandosi alle loro ricerche rispettive. Il capolavoro, che ha connotazioni di bellezza, agio e fecondità, viene rivisitato per sottolineare la sottocorrente di decadenza e di violenza presenti sia nell’allegoria ritratta nell’opera di Botticelli che nello sfruttamento e nella decontestualizzazione dell’immagine della cultura contemporanea. Un iniziale senso di familiarità trovato nei colori e nelle forme presenti nell’istallazione viene destabilizzato e intrecciato completamente, in un ambiente immersivo che attira e disorienta allo stesso tempo lo spettatore.