opera
Quattro amici che vorrebbero cambiare il mondo
categoria | Pittura |
soggetto | Nudo, Figura umana |
tags | accoglienza, provocazione, identità, accettazione di sé, diversità, natura, ribellione, diritti umani, inclusività, salute mentale, anticapitalismo, surrealismo, vulnerabilità, Magritte |
base | 42 cm |
altezza | 56 cm |
profondità | 0 cm |
anno | 2023 |
Acrilico su carta
Come fare per normalizzare la diversità sessuale che fa paura a chi è legato ad un troppo vecchio retaggio culturale legato a sua volta ad una religiosità che non guarda alle esigenze e diversità umane?
Questo dipinto mostra la diversa sessualità di quattro persone, amiche, che condividono la loro storia e vorrebbero dare forza a chi come loro sta facendo coming out, e a chi diversamente da loro rifiuta questa diversità perché intrappolato in un antico retaggio culturale.
La nudità, in questo caso rappresenta la povertà materiale, ma anche l’anti-capitalismo, e la ricchezza interiore.
Quattro amici che mostrano la loro natura, e la condividono per normalizzarla. Quattro amici che accolgono ciò che potrebbe essere una vulnerabilità e la trasformano, insieme, in una delle possibili normalità.
Questo dipinto in particolare mostra il corpo umano non più come un taboo, ma come la parte fisica, tangibile di noi stessi.
Questi amici fanno forza della loro diversità per normalizzare il contenitore che è stato assegnato a noi umani, e celebrare le nostre emozioni che vanno ben oltre alla fisicità.
Il titolo si ispira alla canzone "Quattro amici al bar" di Gino Paoli.
Come fare per normalizzare la diversità sessuale che fa paura a chi è legato ad un troppo vecchio retaggio culturale legato a sua volta ad una religiosità che non guarda alle esigenze e diversità umane?
Questo dipinto mostra la diversa sessualità di quattro persone, amiche, che condividono la loro storia e vorrebbero dare forza a chi come loro sta facendo coming out, e a chi diversamente da loro rifiuta questa diversità perché intrappolato in un antico retaggio culturale.
La nudità, in questo caso rappresenta la povertà materiale, ma anche l’anti-capitalismo, e la ricchezza interiore.
Quattro amici che mostrano la loro natura, e la condividono per normalizzarla. Quattro amici che accolgono ciò che potrebbe essere una vulnerabilità e la trasformano, insieme, in una delle possibili normalità.
Questo dipinto in particolare mostra il corpo umano non più come un taboo, ma come la parte fisica, tangibile di noi stessi.
Questi amici fanno forza della loro diversità per normalizzare il contenitore che è stato assegnato a noi umani, e celebrare le nostre emozioni che vanno ben oltre alla fisicità.
Il titolo si ispira alla canzone "Quattro amici al bar" di Gino Paoli.