opera
Rabbitskin
categoria | Scultura |
soggetto | Politico/Sociale, Natura, Animale |
tags | Skin, Pelle, FabiolaPorchi, Conigli |
base | 5 cm |
altezza | 5 cm |
profondità | 1 cm |
anno | 2024 |
L’opera consiste in un bassorilievo modulare realizzato a mano in polvere di ceramica bianca, il cui modulo è un coniglio che incastrandosi su sé stesso arriva a pavimentare una superficie potenzialmente infinita.
Le singole tessere sono cucite su tessuto con un filo di cotone. Il ricamo è realizzato anch’esso in maniera modulare sopra ogni tessera. Grazie al tipo di cucitura, alla modularità e al supporto tessile utilizzato, il pattern in bassorilievo è capace di adattarsi come una pelle alle più varie superfici.
Gli animali rappresentati sono perfettamente incastrati, privati della loro unicità e inespressivi. Sono pelle di cui noi possiamo servirci. In fondo però quei conigli siamo anche noi, con le nostre manie e la nostra determinazione all’omologazione e all’efficienza; sono i banali eufemismi con cui pretendiamo di descrivere il mondo; sono quel mondo che ad ogni vita e ad ogni parola perse diventa più piccolo e soffocante.
Le singole tessere sono cucite su tessuto con un filo di cotone. Il ricamo è realizzato anch’esso in maniera modulare sopra ogni tessera. Grazie al tipo di cucitura, alla modularità e al supporto tessile utilizzato, il pattern in bassorilievo è capace di adattarsi come una pelle alle più varie superfici.
Gli animali rappresentati sono perfettamente incastrati, privati della loro unicità e inespressivi. Sono pelle di cui noi possiamo servirci. In fondo però quei conigli siamo anche noi, con le nostre manie e la nostra determinazione all’omologazione e all’efficienza; sono i banali eufemismi con cui pretendiamo di descrivere il mondo; sono quel mondo che ad ogni vita e ad ogni parola perse diventa più piccolo e soffocante.