opera
Respiro digitale
categoria | Pittura |
soggetto | Figura umana |
tags | digitale, intelligenza artificiale, ritratto, donna, blu yinmn, monocromatico |
base | 35 cm |
altezza | 50 cm |
profondità | 0 cm |
anno | 2023 |
"Respiro Digitale", acquerello su carta di Amalfi fatta a mano, 35 cm x 50 cm, anno 2023, opera unica, monocromatica realizzata soltanto con il colore Blu YinMn, l'ultima tonalità blu ad essere stata sintetizzata dopo il blu di Prussia (1706), il blu cobalto (1802) il blu di Brema (1858), considerato un colore puro, cioè un colore senza aggiunta di pigmenti neri o bianchi.
L'immagine nasce dalla richiesta a un sistema di intelligenza artificiale, Midjourney, di visualizzare un volto femminile, per iniziare un dialogo tra creatività umana e artificiale.
L'immagine ottenuta è stata rielaborata e dipinta nel più nuovo dei colori, scoperto soltanto nel 2009 e ancora poco diffuso in ambiente artistico, tanto che è molto difficile da trovare sul mercato.
La scelta di visualizzare il soggetto da sotto, con un lungo collo in evidenza, vuole accentuare l'eleganza e la maestosità dell'umano, ed è una metafora dell'innalzamento verso nuove sfere di comprensione e consapevolezza attraverso il digitale.
Il volto della donna, rivolto verso l'alto, sembra quasi aspirare all'infinito, suggerendo un desiderio di elevazione e di scoperta. Le sfumature di blu, sia nelle ombre che nelle luci, raccontano un racconto di introspezione, riflessione e mistero.
In "Respiro Digitale" vi è un invito a riflettere sulla natura mutevole dell'esistenza nell'era digitale, sottolineando la possibilità che la connessione tra uomo e macchina portino bellezza e profondità. L'opera è un tributo all'innovazione, ma anche un promemoria della costante ricerca dell'umanità di significato, bellezza e verità, anche in un mondo sempre più mediatizzato dalla tecnologia.
L'opera "Respiro Digitale" fa parte di una serie di quattro acquerelli su carta, tutti monocromatici, dipinti, oltre che in blu, anche in rosso, verde e marrone Van Dyke. Le quattro opere insieme rappresentano le quattro stagioni (verde la primavera, rosso l'estate, marrone l'autunno e blu l'inverno).
L'immagine nasce dalla richiesta a un sistema di intelligenza artificiale, Midjourney, di visualizzare un volto femminile, per iniziare un dialogo tra creatività umana e artificiale.
L'immagine ottenuta è stata rielaborata e dipinta nel più nuovo dei colori, scoperto soltanto nel 2009 e ancora poco diffuso in ambiente artistico, tanto che è molto difficile da trovare sul mercato.
La scelta di visualizzare il soggetto da sotto, con un lungo collo in evidenza, vuole accentuare l'eleganza e la maestosità dell'umano, ed è una metafora dell'innalzamento verso nuove sfere di comprensione e consapevolezza attraverso il digitale.
Il volto della donna, rivolto verso l'alto, sembra quasi aspirare all'infinito, suggerendo un desiderio di elevazione e di scoperta. Le sfumature di blu, sia nelle ombre che nelle luci, raccontano un racconto di introspezione, riflessione e mistero.
In "Respiro Digitale" vi è un invito a riflettere sulla natura mutevole dell'esistenza nell'era digitale, sottolineando la possibilità che la connessione tra uomo e macchina portino bellezza e profondità. L'opera è un tributo all'innovazione, ma anche un promemoria della costante ricerca dell'umanità di significato, bellezza e verità, anche in un mondo sempre più mediatizzato dalla tecnologia.
L'opera "Respiro Digitale" fa parte di una serie di quattro acquerelli su carta, tutti monocromatici, dipinti, oltre che in blu, anche in rosso, verde e marrone Van Dyke. Le quattro opere insieme rappresentano le quattro stagioni (verde la primavera, rosso l'estate, marrone l'autunno e blu l'inverno).