opera
Revealed identities #013
categoria | Fotografia |
soggetto | Figura umana |
tags | phonephotography, smartphonephotographer, street photography, Identità svelate by carlo traini, humanistic photography, photoequivalences, fine art, black & white, people, contemporaryphotography, photography, arte, portrait, fineartphotography, smartphonestreetphotography, photographysmartphone, mobilephotos, mobilephotographer, carlo traini, postphotography, Revealed identities |
base | 60 cm |
altezza | 40 cm |
profondità | 0 cm |
anno | 2023 |
“Identità svelate” nasce per rendere visibile un tratto nascosto, e da me percepito, nell’identità delle persone incontrate.
La complessità dei tempi moderni e la difficoltà delle giovani generazioni di riuscire a influenzare i cambiamenti della società hanno portato molte persone a soffocare il proprio pensiero e a rinunciare a lottare per i propri ideali. Cresce in molti di noi un sedimento di cose sempre più taciute e nascoste.
Le persone sono il soggetto principale di questo lavoro in cui i volti, rivelati come visti attraverso un fotogramma di pellicola, mi fanno percepire la linea di confine che ogni essere umano ha interiormente, insieme con tutto il proprio piccolo carico di mistero.
Il ritratto è per eccellenza espressione della ricerca dell’identità, ma ora stiamo vivendo una epoca in cui il ritratto fotografico è visto il più delle volte come un gesto automatizzato, un semplice riflesso condizionato.
Con “Identità svelate” desidero restituire una grammatica fotografica ricca di suggestioni meta psicoanalitiche trasfigurando i volti e facendo emergere, dal verso del loro negativo, una identità sdoppiata che dialoga con una sensibilità più ricca di sfumature di quanto siamo portati a credere.
La condizione di dittico tra immagine positiva e negativa mira a creare una circolarità nel dialogo, nella riflessione e nella ricerca della personalità più profonda del soggetto.
Ciò che cerco è la straordinaria singolarità di ogni persona andando oltre la linea di confine del visibile, singolarità che percepisco rivelarsi a me in un preciso e particolare istante durante una qualsiasi conversazione, perché l’identità e la personalità dipendono anche dagli accadimenti del reale; dunque sono sensibili e suscettibili a impatti come il mio incontro e la conversazione appena sostenuta.
La particolarità che da sempre indago e difendo è proprio la nostra singolarità. Noi siamo anche i tratti che nascondiamo, che possono essere scomodi perché escono fuori dai canoni e non ci conformano agli altri. E’ in questi punti che possiamo scoprire cosa si muove dentro di noi e avere consapevolezza rispetto al nostro modo unico, singolare, con cui ci distinguiamo dagli altri. Mi affido al mio istinto per raggiungere uno dei punti non ancora illuminati dell’IO.
Il ritratto è la metafora dell'unicità e simultaneamente linea di confine della nostra separazione dal resto del mondo, luogo di cui non potremo mai fare a meno per rivendicare la nostra visione del mondo stesso.
Stampato su Permajet Museum Heritage Printer fine art Paper 310gsm, “Identità svelate” ci contiene tutti perché ci sollecita ad un atto di introspezione accompagnata da sentimenti e stimoli prodotti dal pensiero di chi guarda.
La complessità dei tempi moderni e la difficoltà delle giovani generazioni di riuscire a influenzare i cambiamenti della società hanno portato molte persone a soffocare il proprio pensiero e a rinunciare a lottare per i propri ideali. Cresce in molti di noi un sedimento di cose sempre più taciute e nascoste.
Le persone sono il soggetto principale di questo lavoro in cui i volti, rivelati come visti attraverso un fotogramma di pellicola, mi fanno percepire la linea di confine che ogni essere umano ha interiormente, insieme con tutto il proprio piccolo carico di mistero.
Il ritratto è per eccellenza espressione della ricerca dell’identità, ma ora stiamo vivendo una epoca in cui il ritratto fotografico è visto il più delle volte come un gesto automatizzato, un semplice riflesso condizionato.
Con “Identità svelate” desidero restituire una grammatica fotografica ricca di suggestioni meta psicoanalitiche trasfigurando i volti e facendo emergere, dal verso del loro negativo, una identità sdoppiata che dialoga con una sensibilità più ricca di sfumature di quanto siamo portati a credere.
La condizione di dittico tra immagine positiva e negativa mira a creare una circolarità nel dialogo, nella riflessione e nella ricerca della personalità più profonda del soggetto.
Ciò che cerco è la straordinaria singolarità di ogni persona andando oltre la linea di confine del visibile, singolarità che percepisco rivelarsi a me in un preciso e particolare istante durante una qualsiasi conversazione, perché l’identità e la personalità dipendono anche dagli accadimenti del reale; dunque sono sensibili e suscettibili a impatti come il mio incontro e la conversazione appena sostenuta.
La particolarità che da sempre indago e difendo è proprio la nostra singolarità. Noi siamo anche i tratti che nascondiamo, che possono essere scomodi perché escono fuori dai canoni e non ci conformano agli altri. E’ in questi punti che possiamo scoprire cosa si muove dentro di noi e avere consapevolezza rispetto al nostro modo unico, singolare, con cui ci distinguiamo dagli altri. Mi affido al mio istinto per raggiungere uno dei punti non ancora illuminati dell’IO.
Il ritratto è la metafora dell'unicità e simultaneamente linea di confine della nostra separazione dal resto del mondo, luogo di cui non potremo mai fare a meno per rivendicare la nostra visione del mondo stesso.
Stampato su Permajet Museum Heritage Printer fine art Paper 310gsm, “Identità svelate” ci contiene tutti perché ci sollecita ad un atto di introspezione accompagnata da sentimenti e stimoli prodotti dal pensiero di chi guarda.