opera
SCADUTO
categoria | Scultura |
soggetto | Natura |
tags | Arte didascalica |
base | 30 cm |
altezza | 35 cm |
profondità | 30 cm |
anno | 2016 |
Pezzo unico in acciaio. Descrizione: 26/04/1986, una data difficile da dimenticare, anzi una data da tenere ben impressa nelle nostre menti perché se è vero che l'Uomo sa sorprendere con le sue qualità, è altrettanto vero che può essere predatore di se stesso.
I “Mondi Ammaccati” di Christian Costa e le varianti sul tema venute spontaneamente alla luce come semplice evoluzione del suo pensiero, ci raccontano del nostro mondo e dell’insensato, spregiudicato ed equivoco uso che l’uomo fa delle sue risorse, ma, essendo l’artista di indole positiva, manifesta il suo pensiero regalandoci comunque una via d’uscita, un balsamo ai mali perpetrati e lo fa per mezzo della cultura. Cultura vista non certo quale esercizio narcisistico e nozionistico ma quale invito all’uso dell’intelligenza a noi concessa ed invito a seguire l’esempio di chi, prima di noi, si è distinto con merito.
E allora ecco che le sue sculture si inondano d’un mare di parole che avvolgono, rigano, decorano e scivolano sulla materia riportando porzioni di testi di grandi autori e menti quali Montale, Pascal passando per Saint-Exupéry per arrivare a Bulgakov, a Bach e ancora.
Un giro attorno al nostro globo che ci suggerisce e non certo detta una possibile soluzione e che con tenacia e dedizione l’artista ci propone.
I “Mondi Ammaccati” di Christian Costa e le varianti sul tema venute spontaneamente alla luce come semplice evoluzione del suo pensiero, ci raccontano del nostro mondo e dell’insensato, spregiudicato ed equivoco uso che l’uomo fa delle sue risorse, ma, essendo l’artista di indole positiva, manifesta il suo pensiero regalandoci comunque una via d’uscita, un balsamo ai mali perpetrati e lo fa per mezzo della cultura. Cultura vista non certo quale esercizio narcisistico e nozionistico ma quale invito all’uso dell’intelligenza a noi concessa ed invito a seguire l’esempio di chi, prima di noi, si è distinto con merito.
E allora ecco che le sue sculture si inondano d’un mare di parole che avvolgono, rigano, decorano e scivolano sulla materia riportando porzioni di testi di grandi autori e menti quali Montale, Pascal passando per Saint-Exupéry per arrivare a Bulgakov, a Bach e ancora.
Un giro attorno al nostro globo che ci suggerisce e non certo detta una possibile soluzione e che con tenacia e dedizione l’artista ci propone.