opera
Shell
categoria | Installazione |
soggetto | Astratto |
tags | |
base | 500 cm |
altezza | 500 cm |
profondità | 500 cm |
anno | 2020 |
Come risposta all’incertezza degli ultimi mesi, Shell indaga su lo stato di fragilità e vigilanza che governa sia le minuzie della vita quotidiana che i rapporti fra di noi. Il titolo, che riferisce al modo di dire inglese “walking on eggshells”, ovvero la consapevolezza che ogni passo va scelto con cura per non infliggere danni, evoca il guscio anche come corpo protettivo, un contenitore per la crescita. Il filo di gusci che si alza verso il soffitto suggerisce un gesto rituale che conta il passaggio di un tempo precario, ma anche un atto controllato di accumulo. Nello stesso momento siamo consapevole sia della possibilità di rompersi dei gusci sia la loro resistenza sotto pressione. Di contrasto, nel video un piedi incombe spacca i gusci su un piano di vetro, un gesto intensificato dagli strati di suono e immagine. Visto da sotto, è un ricordo del peso dell’instabilità.