opera
Sipario di Stelle
categoria | Installazione |
soggetto | Architettura, Bellezza, Politico/Sociale |
tags | stelle, braille, fiberart, performance |
base | 220 cm |
altezza | 120 cm |
profondità | 0 cm |
anno | 2022 |
Ricamo su tessuto. Su un pregiato tessuto nero opaco (donato da Lelièvre Paris) sono ricamate
centinaia di piccole stelle che sembrano formare la sagoma di una clessidra. In
realtà l’opera presenta un signifcato nascosto: i corpi celesti compongono una
scritta in caratteri braille: “L’eterna clessidra dell’esistenza viene sempre di nuovo
capovolta e tu con essa, granello della polvere!”, una frase di Friedrich Nietzsche
centrale nel percorso della mostra. “Sipario di stelle” rappresenta così un’opera
programmatica, metafora stessa dell’esistenza umana colta nella sua duplicità tra
limiti e possibilità, tra polvere e stelle. Noi siamo tutto questo, sembra dirci l’artista,
a noi e alla nostra consapevolezza la possibilità di “capovolgere” la clessidra. Non
a caso lo spettatore deve superare questo sipario “stellato” per proseguire nel
percorso e accedere, con la vista ma anche con il tatto, alle altre opere in mostra.
Per questo lavoro - prima opera tessile nella produzione dell’artista - Morella si
ispira alla sua precedente performance FIAT LUX (presentata presso l’Istituto dei
Ciechi di Milano) da cui prende vita anche la nuova performance multisensoriale
“Romanitas”.
centinaia di piccole stelle che sembrano formare la sagoma di una clessidra. In
realtà l’opera presenta un signifcato nascosto: i corpi celesti compongono una
scritta in caratteri braille: “L’eterna clessidra dell’esistenza viene sempre di nuovo
capovolta e tu con essa, granello della polvere!”, una frase di Friedrich Nietzsche
centrale nel percorso della mostra. “Sipario di stelle” rappresenta così un’opera
programmatica, metafora stessa dell’esistenza umana colta nella sua duplicità tra
limiti e possibilità, tra polvere e stelle. Noi siamo tutto questo, sembra dirci l’artista,
a noi e alla nostra consapevolezza la possibilità di “capovolgere” la clessidra. Non
a caso lo spettatore deve superare questo sipario “stellato” per proseguire nel
percorso e accedere, con la vista ma anche con il tatto, alle altre opere in mostra.
Per questo lavoro - prima opera tessile nella produzione dell’artista - Morella si
ispira alla sua precedente performance FIAT LUX (presentata presso l’Istituto dei
Ciechi di Milano) da cui prende vita anche la nuova performance multisensoriale
“Romanitas”.