opera
Soffio di Luce
categoria | Pittura |
soggetto | Astratto |
tags | |
base | 50 cm |
altezza | 70 cm |
profondità | 0 cm |
anno | 2022 |
Frasi tratte dalla Divina Commedia che possono essere visibili ad un osservatore attento e non ad un primo sguardo. Terzine relative al canto XXXIII e XXXI del Paradiso. " Da quinci innanzi il mio veder fu maggio (maggiore) che 'l parlar nostro , ch' a tal vista cede, e cede la memoria a tanto oltraggio (ciò che va oltre il visibile)...." Dante riesce, finalmente, dopo un lungo viaggio a vedere la luce divina. " Tu m' hai di servo tratto a libertate per tutte quelle vie, per tutt' i modi che di ciò fare avei la potestate..." La donna angelo, del dolce stil novo, Beatrice è il tramite che permette a Dante di avvicinarsi a Dio. È la donna amata e la sua salvatrice. In questo lavoro viene utilizzata la tecnica dell' acrilico su tavola con stratificazioni di colore. Uno sfondo blu, graffiato, lascia intravedere strati sottostanti di color oro. La scelta cromatica è ispirata al Cielo della Luna nel Paradiso dantesco con zone di luce e zone d'ombra.