opera
Sospesi
categoria | Altro |
soggetto | Politico/Sociale, Figura umana |
tags | collage, sospesi |
base | 13 cm |
altezza | 19 cm |
profondità | 0 cm |
anno | 2018 |
"Sospesi"
dal 2018
Collage e acrilico su carta
13 x 19 cm
Corrono, cadono, volano, inciampano e si sollevano. Poi scivolano in silenzio, e corrono di nuovo.
Sono scene sospese. Fantasmi del passato. Figure fuori dal tempo e dallo spazio, a metà tra sogno e visione. Ognuna con una storia da raccontare. Ognuna con qualcosa da insegnare.
Ci parlano delle loro angosce, delle paure e delle lacrime versate per qualcuno strappato troppo presto dalle loro braccia, ma anche di momenti di gioia e serenità, dove una carezza o un sorriso sono quanto più si possa desiderare. E nel farlo ci ricordano l’importanza della memoria e di come sia fondamentale per comprendere il presente. Di quella volta in cui si salvarono per miracolo da una bomba troppo vicina o di quando finalmente riuscì a strappare quel bacio tanto sognato. E nel vedere tutto questo, noi soffriamo e gioiamo con loro. Ad un tratto poi, quelle figure tanto vive tornano ad esser semplici ritagli di vecchie foto. Le immagini sbiadiscono, tingendosi di grigio.
Così tutto torna a scorrere come prima, con la solita frenesia che ci trascina alla pari di un fiume in piena, portandosi via tutti i fantasmi.
La serie di collage “Sospesi” racconta la vita delle persone, toccandone tutti i vari aspetti.
Attraverso l’astrazione della scena e l’annullamento dello sfondo che si tinge di un colore giallo acido, le figure, ritagliate da fotografie, vengono sollevate dal loro contesto e posate in un tempo fuori dal tempo che le rende eterne. Così, superando i limiti del tempo e dello spazio, convivono in armonia frammenti del passato con scene appartenenti alla nostra epoca, in un appiattimento percettivo che ci fa percepire quelle figure e le loro storie più vive che mai.
dal 2018
Collage e acrilico su carta
13 x 19 cm
Corrono, cadono, volano, inciampano e si sollevano. Poi scivolano in silenzio, e corrono di nuovo.
Sono scene sospese. Fantasmi del passato. Figure fuori dal tempo e dallo spazio, a metà tra sogno e visione. Ognuna con una storia da raccontare. Ognuna con qualcosa da insegnare.
Ci parlano delle loro angosce, delle paure e delle lacrime versate per qualcuno strappato troppo presto dalle loro braccia, ma anche di momenti di gioia e serenità, dove una carezza o un sorriso sono quanto più si possa desiderare. E nel farlo ci ricordano l’importanza della memoria e di come sia fondamentale per comprendere il presente. Di quella volta in cui si salvarono per miracolo da una bomba troppo vicina o di quando finalmente riuscì a strappare quel bacio tanto sognato. E nel vedere tutto questo, noi soffriamo e gioiamo con loro. Ad un tratto poi, quelle figure tanto vive tornano ad esser semplici ritagli di vecchie foto. Le immagini sbiadiscono, tingendosi di grigio.
Così tutto torna a scorrere come prima, con la solita frenesia che ci trascina alla pari di un fiume in piena, portandosi via tutti i fantasmi.
La serie di collage “Sospesi” racconta la vita delle persone, toccandone tutti i vari aspetti.
Attraverso l’astrazione della scena e l’annullamento dello sfondo che si tinge di un colore giallo acido, le figure, ritagliate da fotografie, vengono sollevate dal loro contesto e posate in un tempo fuori dal tempo che le rende eterne. Così, superando i limiti del tempo e dello spazio, convivono in armonia frammenti del passato con scene appartenenti alla nostra epoca, in un appiattimento percettivo che ci fa percepire quelle figure e le loro storie più vive che mai.