opera
Space Matters
categoria | Fotografia |
soggetto | Astratto |
tags | |
base | 275 cm |
altezza | 76 cm |
profondità | 2 cm |
anno | 2016 |
Il progetto esplora il campo di percezione che si ha della scultura, la visione di essa manipolata attraverso la fotografia. Gli elementi posti in attenzione sono ritagli prelevati da foto di sculture realizzate durante la mia frequentazione all’Accademia di Belle Arti di Carrara tra il 1999 e il 2005, periodo in cui la sperimentazione dei materiali scultorei tradizionali era costante. In quegli anni la macchina fotografica è stata uno strumento primario per la scultura: come un album da disegno, non solo aveva la funzione di do- cumentare il lavoro, bensì permetteva un’ulteriore e migliore lettura dei volumi e della forma; non di rado dopo la visione delle stampe la scultura veniva modificata. A distanza di anni, la scultura attraverso la fotografia cambia nuovamente forma. Come in un processo alchemico, le stampe fotografiche vengono riviste, rivalutate, ritagliate, portate all’essenziale: non per rimpiangere il passato ma forse per riviverlo con gli occhi del presente, capaci di riconciliarsi con la crudeltà del tempo, di sezionare e selezionare ciò che “deve restare”. Questi “fotoricordi” sono isolati in uno sfondo neutro, colmando un vuoto e allo stesso momento creandolo: un dialogo tra forma e vuoto, spazio per l’immaginazione. L’allestimento è una forma che si compone volta per volta: come in un grembo materno.
Edizione Unica - Tecnica: Collage, ritagli di fotografie analogiche su cartoncino
Edizione Unica - Tecnica: Collage, ritagli di fotografie analogiche su cartoncino