opera
“Spaventapasseri”
categoria | Pittura |
soggetto | Natura |
tags | |
base | 150 cm |
altezza | 150 cm |
profondità | 2 cm |
anno | 2018 |
Gli “spaventapasseri” di Neri sono una forte affermazione della sua identità e coscienza come artista. La deconte- stualizzazione di questi oggetti, gene- ralmente legati alla preservazione della vita, potrebbe risultare pleonastica se non fosse seguita da una coerente ricontestualizzazione nel sistema di riferimento artistico.
Gli spaventapasseri sono oggetti di uso comune, utilizzati per proteggere la terra, le radici, il passato e la storia per- sonale. Nelle opere di Neri svolgono in parte questa funzione, come monito di preservazione della vita e della razza umana, che non viene mai rappresen- tata in modo diretto, ma solo attraverso artefatti.
A spiccare in modo negativo sono i ma- teriali. Superfici con riflessi inconsueti, quasi irreali, affliggono queste figure. Composti di un materiale inconoscibile,
con improbabili reazioni alla luce, con- fermano con la loro presenza visiva uno stato di totale immobilità. Mentre in mezzo a loro spicca l’occhio fermo, vigile e attento che preserva e protegge la stasi e l’immobilismo dello status quo.
Invece di difendere la terra, minacciano tutti gli stati a cui l’anima e lo spirito possono aspirare, cancellando contesti e mondi futuri, lasciando gesti convulsi, disturbanti, metallici sullo sfondo della tela, invertendo in questo modo il natu- rale concetto di causa ed effetto.
(Testo a cura di Fabio Lopez)
Tecnica: olio su tela
Tiratura: pezzo unico
Gli spaventapasseri sono oggetti di uso comune, utilizzati per proteggere la terra, le radici, il passato e la storia per- sonale. Nelle opere di Neri svolgono in parte questa funzione, come monito di preservazione della vita e della razza umana, che non viene mai rappresen- tata in modo diretto, ma solo attraverso artefatti.
A spiccare in modo negativo sono i ma- teriali. Superfici con riflessi inconsueti, quasi irreali, affliggono queste figure. Composti di un materiale inconoscibile,
con improbabili reazioni alla luce, con- fermano con la loro presenza visiva uno stato di totale immobilità. Mentre in mezzo a loro spicca l’occhio fermo, vigile e attento che preserva e protegge la stasi e l’immobilismo dello status quo.
Invece di difendere la terra, minacciano tutti gli stati a cui l’anima e lo spirito possono aspirare, cancellando contesti e mondi futuri, lasciando gesti convulsi, disturbanti, metallici sullo sfondo della tela, invertendo in questo modo il natu- rale concetto di causa ed effetto.
(Testo a cura di Fabio Lopez)
Tecnica: olio su tela
Tiratura: pezzo unico