opera
Terrain Vague
categoria | Installazione |
soggetto | Paesaggio, Astratto |
tags | |
base | 100 cm |
altezza | 152 cm |
profondità | 200 cm |
anno | 2024 |
Negativo fotografico digitale montato tra due vetri dipinti, struttura in legno.
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Terrain Vague è un’installazione composta da tre elementi, ciascuno dei quali è formato da un negativo fotografico digitale situato tra due vetri dipinti e posti all’interno di una struttura di legno che permette al fruitore di osservare l’opera da diversi punti di vista. Il vetro si pone come uno schermo davanti all’immagine di un paesaggio che rimane visibile in una piccola porzione della stampa, ma non è percepibile nella sua totalità essendo nascosto dietro al colore dei vetri. L’opera rappresenta l'interazione con i dispositivi digitali di varia natura che sono onnipresenti nella nostra vita e che ci permettono di accedere solo ad alcune informazioni, mentre altre restano totalmente inaccessibili, una sorta di filtro che impedisce la percezione del reale. Una caratteristica importante del lavoro è la trasparenza dell'immagine, un "attraversamento" del paesaggio, che porta inevitabilmente il fruitore a percepire lo spazio circostante e lo invita a riflettere sulla sua presenza fisica all'interno di esso. La trasparenza suggerisce inoltre una purificazione dello sguardo, una necessità di eliminare gli elementi ridondanti della visione e di lasciare spazio all’immaginazione, a ciò che non è presente, alla molteplicità potenziale.
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Terrain Vague è un’installazione composta da tre elementi, ciascuno dei quali è formato da un negativo fotografico digitale situato tra due vetri dipinti e posti all’interno di una struttura di legno che permette al fruitore di osservare l’opera da diversi punti di vista. Il vetro si pone come uno schermo davanti all’immagine di un paesaggio che rimane visibile in una piccola porzione della stampa, ma non è percepibile nella sua totalità essendo nascosto dietro al colore dei vetri. L’opera rappresenta l'interazione con i dispositivi digitali di varia natura che sono onnipresenti nella nostra vita e che ci permettono di accedere solo ad alcune informazioni, mentre altre restano totalmente inaccessibili, una sorta di filtro che impedisce la percezione del reale. Una caratteristica importante del lavoro è la trasparenza dell'immagine, un "attraversamento" del paesaggio, che porta inevitabilmente il fruitore a percepire lo spazio circostante e lo invita a riflettere sulla sua presenza fisica all'interno di esso. La trasparenza suggerisce inoltre una purificazione dello sguardo, una necessità di eliminare gli elementi ridondanti della visione e di lasciare spazio all’immaginazione, a ciò che non è presente, alla molteplicità potenziale.