UNA VOLTA UNA MOTO

Nel vasto spazio, tra le nuvole e la nebbia che sembra non finire mai, una moto appare come un disegno nel nulla. Il suo contorno è appena accennato, un’ombra sfocata che fluttua nell’etere, sospinta dal vento. Non c’è bisogno di dettagli: basta l’essenza. Il viaggio è un sogno, un’idea, un ricordo che prende forma tra le curve di un cammino senza meta.
Sul porta-pacchi della moto, una cesta di vimini, leggera come il passato. Dentro, una tovaglia ricamata, i fili intrecciati a formare disegni che raccontano storie di tempi lontani, di mani delicate che hanno creato bellezza con la stessa cura con cui si sfiorano le emozioni. Una bottiglia di vetro, il suo riflesso alla luce del sole, e due bicchieri, eleganti nella loro semplicità.
Uno di quei bicchieri porta il segno di un momento che non si cancella. Un'impronta di rossetto, ormai sbiadita, ma ancora viva nella memoria. Quel bicchiere non è solo un oggetto: è testimone di un bacio rubato sotto il cielo, di parole sussurrate tra una risata e un silenzio condiviso, di un tempo in cui l’amore era una promessa che si scriveva in ogni gesto.
Il viaggio è lento, dolce come un ricordo che ritorna. La moto corre lungo strade dimenticate, il vento accarezza il viso, ma la vera meta non è un luogo: è il passato stesso, quello di una stagione di corteggiamenti, di piccoli gesti che parlano d’amore senza bisogno di parole. Ogni curva, ogni fermata è un ritorno a quei giorni fatti di attese e sorrisi timidi, in cui l’incertezza era solo un altro volto della passione.
La cesta, la tovaglia, la bottiglia, i bicchieri… ogni elemento sembra custodire una parte di quella memoria, una traccia di un amore che non ha mai smesso di esistere, ma che ora si manifesta in questo viaggio, come se il tempo fosse un cerchio che si ripete, eterno e romantico.
Materiale: Ferro, acciaio inox, vetro, cristallo, lino, tela, vernice e pigmenti