W SANTA LUCIA (LA SUA LUCE È NELL’OMBRA)_GALLERIA CIVICA D’ARTE CONTEMPORANEA MONTEVERGINI, SIRACUSA

opera
W SANTA LUCIA (LA SUA LUCE È NELL’OMBRA)_GALLERIA CIVICA D’ARTE CONTEMPORANEA MONTEVERGINI, SIRACUSA
W SANTA LUCIA (LA SUA LUCE È NELL’OMBRA)_GALLERIA CIVICA D’ARTE CONTEMPORANEA MONTEVERGINI, SIRACUSA
categoria Installazione
soggetto Figura umana, Astratto, Architettura
tags suono, acqua, luce, light
base 0 cm
altezza 0 cm
profondità 0 cm
anno 2015
W SANTA LUCIA (LA SUA LUCE È NELL’OMBRA)_GALLERIA CIVICA D’ARTE CONTEMPORANEA MONTEVERGINI, SIRACUSA

La Galleria Civica Montevergini ospita l’opera W Santa Lucia, in cui la scritta in led, visibile da via S. Lucia alla Badia, riproduce la frase pronunciata durante i festeggiamenti della Santa a Siracusa ogni 13 dicembre. La posizione della scritta luminosa su una base di legno giace come il corpo della Santa nell’opera Il seppellimento di Santa Lucia di Caravaggio dove il pittore ritrae la Santa come una donna comune che viene uccisa sotto gli occhi della Chiesa e dello Stato. In ques'occasione è stato realizzato un altare ideale per il dipinto di Caravaggio, in cui il corpo della Santa disteso su una tavola di compensato che sorregge una struttura di ferro cubica diventa luce. Il cubo si carica di significati mistici e religiosi, indica la staticità, la permanenza e rinvia ai recinti sacri e si pone come un simbolo di definizione e delimitazione di quanto in natura è informe e caotico. Le simbologie del Quadrato e del numero quattro sono associate: Il Quattro rappresenta la perfezione divina, il mondo stabilizzato, la manifestazione completamente sviluppata. Il Quadrato e il Cubo rappresentano la perfezione terrestre, come il Cerchio e la Sfera rappresentano quella celeste; la dimensione umana è legata quindi a quella divina, come il terreste al celeste.

Un lightbox pieno d’acqua sul lato destro dell’entrata contiene la foto di una donna nuda fino al busto che emana una luce neon dagli occhi. Il titolo dell’opera Luce dei miei occhi, un’espressione di uso comune e il gesto di nascondere gli occhi, creano un cortocircuito nel rapporto tra la parola e l’immagine, contenuta nel lightbox. La donna, una Santa Lucia postmoderna, reale nella sua carnalità, presenta un aspetto sacrale conferitogli dalla luce. L’elemento luce è da sempre legato a un’idea biologica e di necessità e si presenta qui nella sua molteplice valenza: può darci la vita ma in sua assenza può portarci alla morte.

In fondo alla sala una scritta in neon Mehr Licht, «più luce», la frase che Wolfgang Goethe pronuncia in letto di morte, lampeggia su tre light box pieni d’acqua. Ciascun lightbox contiene una foto che ritrae una donna nuda di spalle che guarda verso la luce. Qui si mostra la doppia valenza positiva e negativa della luce, che può illuminare, accecare, distrarre, oppure offrire uno spiraglio di salvezza, può mostrare il mondo ma può anche nasconderlo. La donne guardano verso la luce, ne sono avvolte, abbagliate, quasi accecate; la struttura del trittico rimanda a un significato simbolico e religioso. Il numero tre si presenta come risoluzione del concetto dualistico, rappresenta l’unità, la sintesi. I poggiagomiti di fronte ogni lightbox, di tre altezze diverse, corrispondono a tre diversi livelli di spiritualità dello spettatore e con un movimento di ascesa e discesa rappresentano la vita umana. L’artista invita il fruitore a posizionarsi di fronte all’opera per compiere una scelta attraverso un gesto, a fare una pausa per osservare e riflettere. Il materiale in cui sono realizzati i poggia gomiti, metà ferro metà in legno, rappresentano la sintesi delle due dimensioni, terrena e spirituale, che sono a confronto: dimensioni diverse, opposte, ma in scambio reciproco. Il momento della riflessione risulta disturbato da una composizione sonora in loop.

Sui lati della sala, due ligthtbox posizionati l’uno di fronte all’altro, contengono delle foto che sono sviluppate in negativo, opposizione buio/luce a ruoli invertiti: il colore bianco corrisponde in realtà al nero e le scie colorate corrispondono alla luce. Qui si concepisce la vita come una foresta in cui la luce può essere filtrata dagli alberi o in cui si può cadere nell’oscurità. Le scintille di luce emergono dallo sfondo, quasi come forme biomorfiche e diventano la guida per un percorso ignoto. Indagando il tema della vista, si ricorda che il buio esiste e che esistono diversi modi di vedere la luce

Installazione e performace - suono, ferro, light box, neon, legno, acqua, led, pcv

https://www.unclosed.eu/rubriche/documenti/documenti-archivi-dati-testimonianze-imprese/95-w-santa-lucia.html
artista
salvatore mauro
Fotografo, Digital artist, Performer, Pittore, Scultore, Artista, Siracusa
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