opera
Was it me? Screen memories
categoria | Video |
soggetto | Viaggi, Politico/Sociale, Figura umana |
tags | viaggio, forme di colonialismo, violenza, alterità, esotico, identità, costruzione identitaria |
minuti | 8 |
secondi | 6 |
anno | 2017 |
Full HD video colour, 5.1 sound stereo
5 + 2 pda
Un viaggio voyeuristico attraverso posti sconosciuti e memorie familiari. fatto di immagini digitali, oggetti quotidiani e souvenirs, sfugge nell’apparente annullamento delle distanze geografiche ed esistenziali, nei processi di accelerazione sociale e nello sviluppo tecnologico.
L’opera si compone di video e foto trovate su piattaforme di condivisione e social network, che, insieme a immagini storiche d’archivio presenti su internet, creano lo sfondo della narrazione. Le immagini, sia amatoriali che ufficiali, sono ri-filmate dallo schermo, spazio dove sembrano catturate. Creano un paesaggio discontinuo fatto di rimandi visivi e concettuali che declinano il tema del viaggio (fisico e virtuale) in molteplici sensi. Si crea dunque un dialogo con i souvenirs in primo piano. Scrivendo sulla superficie degli oggetti, emergono domande sulla creazione dell’alterità, sulle eredità del colonialismo, il ruolo delle immagini nelle narrazioni culturali, sull’esotismo intrinseco nell’idea di viaggio e di turismo di massa: l’identità e il luogo come dubbio.
5 + 2 pda
Un viaggio voyeuristico attraverso posti sconosciuti e memorie familiari. fatto di immagini digitali, oggetti quotidiani e souvenirs, sfugge nell’apparente annullamento delle distanze geografiche ed esistenziali, nei processi di accelerazione sociale e nello sviluppo tecnologico.
L’opera si compone di video e foto trovate su piattaforme di condivisione e social network, che, insieme a immagini storiche d’archivio presenti su internet, creano lo sfondo della narrazione. Le immagini, sia amatoriali che ufficiali, sono ri-filmate dallo schermo, spazio dove sembrano catturate. Creano un paesaggio discontinuo fatto di rimandi visivi e concettuali che declinano il tema del viaggio (fisico e virtuale) in molteplici sensi. Si crea dunque un dialogo con i souvenirs in primo piano. Scrivendo sulla superficie degli oggetti, emergono domande sulla creazione dell’alterità, sulle eredità del colonialismo, il ruolo delle immagini nelle narrazioni culturali, sull’esotismo intrinseco nell’idea di viaggio e di turismo di massa: l’identità e il luogo come dubbio.