Nato a Nicosia, Cipro nel 1997, si diploma al Liceo generale di Latsia, prosegue gli studio all'Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” di Perugia, nel 2017. Durante gli studi, ha seguito ai corsi virtuali del MoMA di New York. In più ha partecipato in varie mostre e workshop sia come assistente di organizzazione e sia come partecipante .
Mostre Personale
2019 ‘’FOS-ΦΩΣ’’, Spazio Ulisse, Chiusi-Italia
Mostre Colletive
2019 "Auralevisuale-incipt", Centro per l'Arte Contemporanea Trebisonda, Perugia-Italia
2019 "Libro d'artista", Palazzo Trinci, Foligno-Italia
2019 "Suoni Controvento", Monte Cucco-Italia
2019 "Premio Nazionale delle Arti", Pinacoteca Albertina, Torino-Italia
2019 "Thresholds of Life", Almyra Hotel, Paphos-Cipro
Con il passare degli anni, man mano che noi esseri umani invecchiamo, impariamo a distinguere i diversi oggetti che ci circondano usando solo uno dei nostri cinque sensi, quello della vista. Senza nemmeno toccare un oggetto possiamo ottenere varie informazioni al riguardo, come la sensazione tattile delle trame o la qualità e quando lo tocchiamo, possiamo semplicemente confermare la sensazione percepita. Materiali come il cemento, il carbone e la roccia possono essere immediatamente percepiti come ruvidi e aspri mentre, al contrario, il metallo, la cera e l’acciaio possiedono una consistenza superficiale liscia. Queste diverse trame caratterizzano gli oggetti più semplici. Tenendo presente le conoscenze acquisite in passato su questi materiali, possiamo tradurle nel presente e avere la capacità di comprendere la funzionalità di una vasta gamma di materiali.
Il principio di base del mio lavoro è l'integrazione semplicistica di materiali con diverse trame in uno spazio creato esclusivamente dagli oggetti stessi. Inoltre, l'implementazione di materiali comuni a basso costo come la cera o il cemento è il mio modo di dargli più valore. Ogni materiale tende a mantenere le proprie caratteristiche originali anche quando viene a contatto con uno totalmente diverso, all’interno dello stesso spazio. Ad esempio, una roccia ruvida o il cemento rimangono invariati anche quando interagiscono con la consistenza morbida e fragile della cera. In realtà, l'angolo da cui l’osservatore vedrà il componimento artistico determina la profondità e origina le ombre, offrendo così nuove forme e direzioni per una migliore comprensione. Questa forma di dialogo tra lo spettatore e il contrasto di un'opera d'arte sarà l'inizio di un'inchiesta inarrestabile per la conoscenza reciproca della propria identità. Muovendosi attorno e lungo l’opera d'arte, si offre allo spettatore l'opportunità di comprendere al meglio la sua qualità, capire la sua capacità e i limiti di accesso che lo spettatore non avrebbe mai pensato di poter raggiungere. Questo è esattamente ciò che l'arte dovrebbe sforzarsi di realizzare.
Panayiotis Andrèou