ARBOR Invasion

L’uomo si è sempre ispirato alla natura. La scienza, l’arte e la tecnologia traggono idee dai processi vitali delle piante o dal comportamento animale, che si tratti di una grafica o di una pala eolica che riproduce il volo del colibrì.
La civiltà umana, che si tutela le idee con i diritti d’autore e brevetti, copia spudoratamente il Regno Vegetale, Animale e Minerale senza mai pagare nulla alla Natura, ignorandola completamente. Sì, noi ignoriamo che abbia una personalità; infatti si parla di sfruttamento delle sue risorse come se la Natura fosse solo uno scaffale dal quale rifornirsi.
La Natura non è una cosa ma un’ Essenza viva che esiste; che ama, che cura, che crea, che punisce, che s’incazza, che perde il controllo e che un bel giorno decide e di reclamare i diritti d’autore all’umanità.

Da quel giorno i boschi decidono di comportarsi come una “società civilizzata” dove tutto è causa-effetto, dove se prendi qualcosa dallo scaffale lo paghi. Gli alberi reclamano i diritti d’immagine, le piante iniziano ad agire per scopi personali ed influenzano altre piante a farlo.

IL BOSCO RUBATO
Nessuno sa come sia davvero iniziata questa avanzata delle cortecce mobili. Si vedono dei pezzi di corteccia muoversi in processione. Attraversano strade, risalgono e scendono scale, scavalcano muri come fossero lumache. Non hanno occhi, bocca, gambe…eppur si muovono, avanzano e si dirigono verso gli edifici alla ricerca di colonne a base cilindrica. Si radunano su tutta la superficie e lì si fermano. Quando una colonna è completamente ricoperta di corteccia passano ad un’altra e poi a quella accanto proseguendo incessantemente.
Lo spettacolo è affascinante, una marcia conquistatrice non violenta. Non puoi fare niente, ti senti come ammaliato da questa trasformazione in atto. Non si sa da dove vengano queste cortecce. Colonizzano colonne e le trasformano in alberi come se tra loro ci fosse un legame, forse una somiglianza, qualcosa di profondamente strano e incomprensibile ma allo stesso tempo così sovrapponibile, chiaro e familiare.

I boschi reclamano diritti architettonici, si muovono come eserciti e colonizzano quel che credono di loro proprietà per diritto di nascita autoproclamato.

Attraverso questo racconto l’opera indaga l’origine della forma delle colonne contesa tra gli alberi e l’architettura come metafora del rapporto uomo-natura. Chi è il proprietario di questa creazione? A chi appartiene il mondo intero?


SCHEDA TECNICA

LOCATION
Luoghi ed architetture con colonne a pianta circolare, interno o esterno

REALIZZAZIONE
Alcuni elementi distaccati dalle colonne (pezzi di corteccia mobili) verranno realizzati precedentemente e trasportati nel luogo prescelto. Altri elementi e il rivestimento delle colonne verrà invece eseguito sul posto avendo cura di non ledere a nessuna colonna coprendola con pellicola biodegradabile di mais sopra la quale interverrò. La corteccia riprodotta sulle colonne sarà quella degli alberi del territorio che verrà copiata attraverso un calco.
Tutta l’opera può essere smaltita in un prato, in un bosco adiacente, in un aiuola vicina o nel bidone dell’organico insieme al telo protettivo.

DIMENSIONI
L’installazione può essere dimensionata a seconda dello degli spazio disponibile.
Di base interverrò su colonne, rivestendole totalmente o in parte, a seconda delle dimensioni di altezza e circonferenza. Alle base delle colonne scelte ed in prossimità di scalini, muretti ed altri elementi architettonici, saranno posizionate le cortecce mobili.

TEMPISTICHE REALIZZAZIONE
Un settimana circa

MATERIALI
Per calco corteccia alberi del territorio:
- Gomma siliconica apposita atossica (non danneggia l’albero)

Per rivestimento colonne :
Argilla- paglia- pigmenti/terre naturali - acqua - uova - cordini di sostegno

Protezione colonne:
Telo biodegradabile

COSTI
Materiali: 500 €

ANALISI CRITICITÀ
Le sculture in terra e paglia sono piuttosto resistenti considerando che l’impasto veniva usato per realizzare mattoni e costruire case. Ma rimangono comunque soggette al deterioramento naturale e alle intemperie. La presenza di uovo nei colori garantisce una buona impermeabilità e resistenza alla pioggia. All’interno non hanno problemi di durabilità.