Riccardo Brugnaro

Mi chiamo Riccardo Brugnaro, ho 26 anni, i miei primi passi nel mondo del disegno sono iniziati quando ancora gattonavo. Passavo intere giornate a fare intricati segni con i colori su qualunque supporto. Con il passare del tempo quei segni prendevano sempre più forma e venivano raccolti su supporti più definiti e adeguati, un foglio o un cartoncino e a 10 anni sulla mia prima tela, raffigurante l’unico paesaggio ad olio della mia carriera. Dal dipinto successivo la figura umana rimarrà una costante. Continuando a dipingere riesco ad affinare le tecniche pittoriche, comincio a costruirmi i supporti autonomamente e a trattare le tele in maniera funzionale all’effetto che voglio ottenere. A 15 anni realizzo la mia prima scultura in argilla. Scolpendo anche la pietra di Vicenza capisco che l’argilla è un materiale che per ora rispecchia meglio le mie necessità, quelle di una resa più impulsiva e di un contatto più diretto con la materia. Intanto per la volontà di mostrare i miei lavori fondo con altri amici l’Associazione Culturale Crisoici, che faceva di un palazzo storico di Vicenza un punto di incontro tra artisti, appassionati e curiosi, tramite eventi finanziati soltanto con i ricavati a offerta libera degli eventi precedenti. Espongo due volte nelle scuderie di Cà d’Oro, sede dell’Associazione. Gli studi di Restauro, prima nelle Belle Arti di Venezia e poi di Verona, mi aiutano a conoscere ancora più a fondo le tecniche degli antichi e ad applicarle più sapientemente. Comincio a partecipare a concorsi d’arte e riesco ad esporre alla Mole vanvitelliana di Ancona a fianco di Giuliano Vangi (Frammenti d’umanità), al Museo della Permanente di Milano (Progetto d’IO) e alla quarta Biennale d’Arte Contemporanea di Viterbo (Tutto il mondo è un palcoscenico).