La mostra personale che, nel novembre del 2022, m'ha portato a riconfrontarmi con il pubblico dopo oltre trent'anni.
Nasco a Roma e dopo gli studi (artistico e accademia) comincio ad esporre i miei primi lavori. I passati studi musicali cominciarono però ad aprirmi delle occasioni, che col tempo fecero di me un professionista del teatro d'opera per oltre vent'anni. Lasciate le scene, ebbi l'opportunità di guidare un laboratorio d'arte presso una comunità terapeutica (Maso San Pietro - Pergine, TN). Questa forte esperienza segnò profondamente la mia visione delle cose e in qualche modo mi spinse a ripropormi in veste di operatore visivo.
Con una personale nel 2022 a Pergine (Sala Maier), una a Ravenna nel'23 (Sale PR2), a Roma nel'24 (Scuderie Palazzo Ruspoli), Monza nel'24 (Punto Arte) e Verona nel'25 (Sala Birolli), ho ripreso così a confrontarmi con il pubblico.
Il mio recente lavoro è costituito da una selezione di immagini che definisco Syncretiche. In esse c'è il tentativo di raccogliere ogni eredità passata per riuscire poi a confezionare una sintesi, un conglomerato pittorico che si avvale ancora della cosiddetta "cornice-finestra" per giungere però all'esautorazione di ogni forma narrativa.
Con una personale nel 2022 a Pergine (Sala Maier), una a Ravenna nel'23 (Sale PR2), a Roma nel'24 (Scuderie Palazzo Ruspoli), Monza nel'24 (Punto Arte) e Verona nel'25 (Sala Birolli), ho ripreso così a confrontarmi con il pubblico.
Il mio recente lavoro è costituito da una selezione di immagini che definisco Syncretiche. In esse c'è il tentativo di raccogliere ogni eredità passata per riuscire poi a confezionare una sintesi, un conglomerato pittorico che si avvale ancora della cosiddetta "cornice-finestra" per giungere però all'esautorazione di ogni forma narrativa.








