STEFANIA COLOSIMO è nata a Cosenza nel 1969.
Vive e lavora ad Albese con Cassano (CO).
Negli anni ottanta ha iniziato ad utilizzare la penna biro e da allora la sua inclinazione per la grafica diventa più evidente.
Il suo primo incontro con l’incisione avviene nel 1995.
Dopo anni di pausa ha ricominciato ad incidere nel 2007.
Nello stesso anno ha frequentato i corsi di incisione presso il “Laboratorio d’Arte 18” di Giuliana Consilvio, dalla quale ha appreso anche le fondamentali tecniche di stampa.
Nel 2010 ha frequentato, a Urbino, il Corso Internazionale per l’Incisione Artistica, tenuto dal prof. Rossano Guerra.
“Sono belle le incisioni di questa artista ma di una bellezza non scontata, mai banale. Come lo sono i suoi soggetti. Colti nella loro essenzialità, senza alcuna concessione alla decorazione. Particolari di un insieme che scompare alla vista proposti in una visione ravvicinata talvolta quasi deformante (Passato presente). Soggetti di pacato, semplice ma profondo simbolismo, la cui valenza poetica appare subito chiara, confermata dalla titolazione essenziale e pregnante quanto il disegno. Talvolta debitori di suggestioni metafisiche e surrealiste (nell’alone che isola gli oggetti o li trasforma ponendoli all’attenzione dello spettatore con pregnanze simboliche – Palazzi, Occhio) o iconografie classiche (Metamorfosi), ma sempre tenacemente legate a un sentire vissuto. Spesso nei recenti lavori a punta secca compare la presenza del tempo. Il tempo che passa, arrugginisce o salda chiavistelli, trasforma, segna cortecce ruvide e scure, scorze, la cui bellezza e vita possono non apparire ma esistono profonde, come la linfa che celano, “come la pelle rugosa di certe mani forti che hanno faticato un’intera vita”. Riflessioni dunque sulle cose e sull’uomo, piccoli pensieri in piccoli spazi, che possono aprire – in chi si abbandona – anche vere finestre sull’io o sul mondo.”
Vive e lavora ad Albese con Cassano (CO).
Negli anni ottanta ha iniziato ad utilizzare la penna biro e da allora la sua inclinazione per la grafica diventa più evidente.
Il suo primo incontro con l’incisione avviene nel 1995.
Dopo anni di pausa ha ricominciato ad incidere nel 2007.
Nello stesso anno ha frequentato i corsi di incisione presso il “Laboratorio d’Arte 18” di Giuliana Consilvio, dalla quale ha appreso anche le fondamentali tecniche di stampa.
Nel 2010 ha frequentato, a Urbino, il Corso Internazionale per l’Incisione Artistica, tenuto dal prof. Rossano Guerra.
“Sono belle le incisioni di questa artista ma di una bellezza non scontata, mai banale. Come lo sono i suoi soggetti. Colti nella loro essenzialità, senza alcuna concessione alla decorazione. Particolari di un insieme che scompare alla vista proposti in una visione ravvicinata talvolta quasi deformante (Passato presente). Soggetti di pacato, semplice ma profondo simbolismo, la cui valenza poetica appare subito chiara, confermata dalla titolazione essenziale e pregnante quanto il disegno. Talvolta debitori di suggestioni metafisiche e surrealiste (nell’alone che isola gli oggetti o li trasforma ponendoli all’attenzione dello spettatore con pregnanze simboliche – Palazzi, Occhio) o iconografie classiche (Metamorfosi), ma sempre tenacemente legate a un sentire vissuto. Spesso nei recenti lavori a punta secca compare la presenza del tempo. Il tempo che passa, arrugginisce o salda chiavistelli, trasforma, segna cortecce ruvide e scure, scorze, la cui bellezza e vita possono non apparire ma esistono profonde, come la linfa che celano, “come la pelle rugosa di certe mani forti che hanno faticato un’intera vita”. Riflessioni dunque sulle cose e sull’uomo, piccoli pensieri in piccoli spazi, che possono aprire – in chi si abbandona – anche vere finestre sull’io o sul mondo.”